Avrebbe compiuto oggi 99 anni essendo nato il 23 giugno 1926 a Montebello di Romagna ma, ieri sera, nella sua casa di Milano è morto il grande scultore Arnaldo Pomodoro.
“Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro l’Italia perde un protagonista indiscusso e riconoscibile della scultura contemporanea. Un artista che con la sua opera monumentale e riflessiva ha saputo attraversare decenni di storia mantenendo sempre viva la tensione tra materia e pensiero – ha detto il ministro della cultura Alessandro Giuli – Le sue ‘Sfere’ dischiuse e ferite ci parlano ancora oggi di fragilità e complessità dell’umano e del mondo. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia e alla Fondazione che porta il suo nome, impegnata a custodire e divulgare un’eredità culturale che è patrimonio dell’intera umanità”.
30 ANNI FA LA “LANCIA DI LUCE” IN CORSO DEL POPOLO, A TERNI

“La città ricorda l’artista che ha voluto raccontare con la sua opera Lancia di luce, nota a tutti come l’Obelisco di Corso del Popolo, la storia e l’evoluzione di Terni nel suo legame con l’acciaio – dichiara il vicesindaco Riccardo Corridore – Terni può vantare una scultura tra le più suggestive, con il suo richiamo alla luce, che è ormai diventata simbolo della città stessa e monumento identitario. Un esempio di arte immersa nel contesto e in un quotidiano, che la rende visibile e viva. Grazie anche a questa opera siamo inseriti in un circuito dell’arte contemporanea che non si ferma alla sola Europa. L’Amministrazione Comunale sta lavorando a un programma di manifestazioni culturali e artistiche per festeggiare in maniera adeguata i 30 anni dell’installazione dell’opera ternana, avvenuta il 3 dicembre del 1995”.
“Arnaldo Pomodoro – dichiara la capogruppo di FDI Elena Proietti Trotti – è un’artista internazionale che ha lasciato il suo segno indelebile su Terni con un’opera, il cosiddetto Obelisco che è un unicum nel panorama internazionale. Un’opera imponente, realizzata tutta in acciaio, che è ormai uno dei simboli più belli e attrattivi di Terni. La Lancia di Luce rappresenta anche una grande stagione per la città, quella delle amministrazioni Ciaurro che hanno rappresentato un rinascimento politico, culturale e appunto artistico. Un periodo di grande fattività del quale Lancia di Luce ne è l’emblema anche della capacità delle maestranze locali dell’epoca di collaborare con un grande artista per la realizzazione della grande opera”.
“Pomodoro non era solo l’artista delle Sfere monumentali che hanno trovato spazio in contesti diversi, da Roma al Vaticano, da Los Angeles a Dublino, nonché famose in tutto il mondo per la loro bellezza e la loro complessità”. Lo ha affermato il vice presidente della giunta regionale, con delega alla cultura, Tommaso Bori.
“Qui in Umbria – ha aggiunto Bori – abbiamo la fortuna di avere alcune delle sue opere più significative, che raccontano bene il suo legame con la nostra terra. Con la Lancia di luce Pomodoro ha lasciato a Terni una traccia importante del suo genio. L’obelisco nel cuore della città infatti, ne racconta le sue radici urbanistiche e sociali, l’anima produttiva rivolta al futuro. Un’opera che dialoga con la città e che è diventata un vero punto di riferimento. Un simbolo”.
LA STORIA DELLA LANCIA DI LUCE, RACCONTATA DA MARIO FINOCCHIO (2016). LA PRIMA OPERA IN ACCIAIO REALIZZATA DA POMODORO
Addio a Mario Finocchio, convinse Pomodoro a realizzare la Lancia di luce, in acciaio