Ogni spazio fisico porta con sé valori e memorie e si fa testimone di entità scomparse. Laura Priami e Simone Vannelli sono andati alla ricerca delle innumerevoli sfumature di luoghi abbandonati che sono diventate materia per le loro poetiche visioni.
Ne sono nate nuove narrazioni della realtà che gravitano intorno alle tracce dell’uomo e collegano temporalità diverse attraversando passato, presente e anche futuro. Alla dimensione di solitudine, di vuoto, di siti che un tempo brulicavano di vita, fa eco una suggestiva storia di silenziose esistenze che i due fotografi, ognuno con la propria sensibilità, hanno raccontato con lirica suggestione.
Ecco, dunque, la mostra fotografica “E di sostanza sferzante”, curata da Franco Profili e Isabella Cruciani, allestita al Beata Lucia di Narni.
“Con Simone ci siamo conosciuti poco tempo fa – spiega Laura Priami – ed è veramente nata una sinergia perfetta, ci completiamo a vicenda: io sono passionale, empatica, lui è razionale, preciso. Siamo riusciti però a fare un qualcosa di bello, da due racconti diversi ne è nato uno, unico.“
“Siamo entrati in questi luoghi dell’abbandono e abbiamo voluto raccontarli – afferma Simone Vannelli – per fargli vivere una seconda possibilità. Abbiamo immortalato dei posti dove c’è stata vita, c’è stato lavoro, c’è stata tanta, tanta fatica. La nostra idea era quella di far arrivare un segnale molto forte: questi posti stanno nell’abbandono e magari potrebbero avere una nuova possibilità, potrebbero essere riutilizzati, potrebbero essere risistemati per nuove forme artistiche.”
La mostra “E di sostanza sferzante” alllestita al Beata Lucia di Narni, in Piazza Galeotto Marzio, sarà aperta e visitabile fino al 19 giugno.
Dopo Narni, verrà esposta a Massa Marittima in provincia di Grosseto, Rieti, Torreorsina, Marmore, Bassano in Teverina e Deruta.
Il catalogo che accompagna l’esposizione è edito da Freemocco di Deruta.