Clima incandescente intorno alla riunione del consiglio comunale di lunedì prossimo dove il sindaco, Leopoldo Di Girolamo chiarirà quelle che sono gli obbiettivi per la seconda parte della consiliatura e, forse, un rimpasto di giunta, come la maggioranza che lo sostiene gli ha chiesto.
Per lunedì è previsto , sotto Palazzo Spada, un presidio di CGIL e UIL,insieme lavoratrici e ai lavoratori della Cooperazione Sociale, del Comparto del Terzo Settore, al Personale Educativo delle Scuole Comunali e alle Associazioni dei genitori a difesa dei Servizi di Welfare (Servizi Educativi e di Refezione Scolastica, Trasporti, Assistenza ai diversamente abili e ai Minori) operanti nel Territorio.
“La prima fase di riorganizzazione dei Servizi Educativi Comunali – sostengono CGIL e UIL – ha già prodotto migliaia di ore di lavoro in meno per il personale della Cooperazione Sociale impiegato in tali servizi, generando circa una decina di esuberi. La chiusura delle strutture del Melograno e Cortile insieme al mancato finanziamento dei Centri Giovanili che si occupavano di attività per i minori ha già prodotto Cassa Integrazione e disoccupazione e nulla sappiamo del nuovo appalto per questi servizi. La preoccupazione maggiore consiste nel nuovo bando di Gara che il Comune sta predisponendo per la gestione delle attività di Refezione Scolastica delle Scuole Comunali, dove una consistente riduzione di ore produrrà ulteriori esuberi di personale che difficilmente potrà essere reimpiegato.”
” Nulla è dato sapere – aggiungono i sindacati confederali – del futuro dei servizi sussidiari e complementari all’attività socio-educativa e didattica negli Asili Nido e dei servizi integrativi Pollicino e Casa di Alice che avevano costituito la peculiarità per la quale la nostra Città era stata considerata come esempio di integrazione tra pubblico e privato sociale facendo risparmiare milioni di Euro. La mancanza di un apposito bando porterà alla disoccupazione di oltre 50 lavoratrici con disagi per le loro famiglie. Siamo consapevoli delle difficoltà economiche in cui versa il nostro Comune, ma la manifestazione che si terrà il giorno 3 ottobre ha lo scopo di sensibilizzare il Consiglio Comunale sulle conseguenze che le scelte che verranno adottate avranno su tale personale e sui servizi che con il loro impegno hanno sempre garantito.”
“Il CO.SEC, da sempre in prima linea nella difesa dei servizi educativi , critica il ritardo con cui i confederali scendono in piazza e non parteciperanno all’iniziativa di lunedì “per non renderci partecipi di un’iniziativa, che seppur indetta a tutela dei lavoratori, è allo stesso tempo indicatore di interessi politici per il mantenimento della precarietà dei servizi, degli operatori e delle famiglie.”
L’Unione Sindacale di Base, invece, in riferimento alla precaria situazione finanziaria in cui versa il Comune di Terni sostiene che “gli stessi che hanno generato il danno, vogliono far ricadere il prezzo del loro malgoverno sui cittadini e sui lavoratori attraverso scelte come la “riorganizzazione dei Servizi Educativi Comunali” leggasi chiusura e taglio, la proposta di “vendita delle Aziende Farmaceutiche Municipalizzate”, in barba agli oneri sofferti dalla cittadinanza per il loro risanamento, la “vendita di quote azionarie di ASM” azienda ridotta alla “canna del gas” per le politiche di strangolamento finanziario. Ma non solo. I cittadini si sono visti aumentare le tariffe per i servizi di refezione scolastica, dei rifiuti e di tutti i servizi locali. I lavoratori sono stati colpiti dal taglio dei posti di lavoro e delle condizioni di lavoro in particolare e soprattutto nel settore della cooperazione sociale, l’anello “debole” della catena.gli ste