L’inflazione è una vera e propria tassa che erode il potere di acquisto delle famiglie. Seppur sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente, a Terni resta ancora alta. In base ai rilevamenti degli uffici statistici del Comune, a luglio si è attestata al 6,4%, rispetto allo stesso mese del 2022. Ma per quanto riguarda i soli prodotti alimentari è all’11,1%. E ce ne accorgiamo tutti andando a fare la spesa. Se poi il paragone lo si fa non sul 2022 ma sul 2021 allora la forbice è ancora ben più elevata. L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari è al 22,5%. Rispetto al mese di giugno 2023, invece, l’inflazione è sostanzialmente stabile avendo fatto registrare una variazione pari a +0,1%. Per i soli prodotti alimentari, l’aumento fra giugno e luglio è stato dello 0,9%.
Nel dettaglio, rispetto a luglio 2022: pane e cereali +9,6%, carni +7,3% , latte, uova e formaggi +12,9%, oli e grassi +21,5%, frutta +12,9%, vegetali +16,2% , zucchero, confetture, miele, dolciumi e cioccolata +16,5%.
Le bevande analcoliche hanno registrato un aumento, su base annua, del 10,1%. Più consistente l’aumento per acque minerali e succhi di frutta +13,6% e per le birre +15,6%. L’aumento del prezzo dei vini è stato, invece, del 6,1%.
Ben più contenuti gli aumenti per abbigliamento, +1,8% e calzature,+0,2%.
Il prezzo dell’energia elettrica è sceso del 3,7%, quello del gasolio da riscaldamento del 29,7% mentre il prezzo del gas è risalito del 15,2%.
E, visto che è stagione, i pacchetti vacanza sono aumentati del 16,1%.