“La statua è già orgoglio cittadino e questo mi rende estremamente felice”. Lo ha detto il Consigliere di Terni Civica Michele Rossi facendo riferimento al “Telamone” al quale è stato dedicato un convegno sabato scorso, organizzato dall’associazione Terni città futura.
“La qualità dell’ospite principale che ringraziamo per la sua generosa disponibilità ” – ha aggiunto ancora Rossi – e la capacità di coinvolgere tanti altri suoi colleghi studiosi ci fa ben sperare che quello di sabato sia solo l’avvio di un confronto scientifico sul tema addirittura a livello internazionale, destinato a crescere e svilupparsi. La ricerca sul Telamone – che se vogliamo è la ricerca della storia della città – è appena iniziata”.
L’ospite cui faceva riferimento Rossi è il prof. Giorgio Ortolani secondo il quale la statua è “anatomicamente perfetta, di michelangelesca memoria, un capolavoro della scultura antica di un artista probabilmente non locale” cosi l’ha definita il professore dell’Università Roma Tre – dipartimento di architettura. “Prima metà antonina (140 – 150 d. C) – ha aggiunto – questa la possibile datazione ma bisogna ancora studiarci.”
Al convegno Michel Rossi ha presentato una sua ricerca sulla storia della scoperta della statua:” fu rinvenuto – ha ricordato Rossi – all’ingresso della città, lungo la via Flaminia, nel settembre 1971 in quella che potrebbe essere la zona dei mausolei (forse funebri) dell’allora città romana.”
Sono intervenuti anche l’antropologo Andrea Agnetti e Francesco Usai che hanno parlato della Storia poco nota della Terni preromana, alla scoperta delle origini indoeuropee e proto-celtiche degli antichi Umbri, dei Naharki e degli Italici, nonché dell’assetto della città in epoca romana cui s’innesta la scultura del Telamone.