Istituita con Legge n. 6 del 13 Gennaio 2025, il 19 Settembre si è svolta al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione della 1^ Giornata degli Internati Militari Italiani – IMI – prigionieri nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. La prima ad 82 anni dall’8 Settembre 1943 e ad 80 anni dalla fine della guerra. Celebrazioni alla memoria si sono svolte quasi ovunque in Italia. In Umbria, presso la Prefettura di Perugia, sono state consegnate ai famigliari le Medaglie d’Onore a 6 ex Internati.
Per lunghissimo tempo la storia e le storie individuali, personali e collettive dei 650 mila Militari Italiani, fatti prigionieri dalla Wermacht dopo l’8 Settembre 1943 sui fronti di guerra della Grecia, dei Balcani e dell’Italia, è stata considerata irrilevante, secondaria, senza alcun interesse, oscurata , rimossa e taciuta. Nonostante le dimensioni dei Militari coinvolti, le decine di migliaia di caduti durante la prigionia, le sofferenze e le umiliazioni patite. E nonostante le scelte compiute dalla stragrande maggioranza degli IMI di non cedere alle lusinghe e alle pressioni affinché aderissero alla Repubblica Sociale Italiana e per arruolarsi, in cambio della promessa di “libertà”, nelle milizie nazi fasciste.
Grazie al lavoro paziente delle Associazioni dei reduci dai campi dell’internamento, dei sopravvissuti, dei famigliari, grazie ai racconti e alle testimonianze dirette, ai documenti raccolti, alle ricerche di Archivio in Germania ed in Italia, grazie alla collaborazione fra i Governi della Repubblica Federale Tedesca ed i Governi Italiani, al lavoro dei ricercatori, degli storici, alle pubblicazioni e alle numerose iniziative intraprese ( mostre, convegni, conferenze in Germania ed in Italia ), nel corso di questi ultimi 35 anni, la Storia della “Resistenza senza Armi” degli IMI – tutti militari di leva giovani e giovanissimi – è riemersa ed è tornata alla luce in tutta la sua dimensione e rilevanza civile, militare, morale e valoriale.
“ I Militari Italiani – abbandonati a loro stessi dopo l’8 Settembre 1943 – che difesero l’onore della Patria rifiutando l’arruolamento nell’esercito tedesco o in quello di Salò, sapevano di compiere una scelta di grave rischio sul piano personale. Tanti pagarono con la vita. Tanti morirono nei Lager. Sofferenze e ferite non cancellabili. La Libertà di cui oggi ci gioviamo ha un debito verso questi uomini. Le scelte coraggiose dei militari italiani hanno avuto un peso effettivo sugli eventi. Quelle scelte hanno reso più debole l’occupante e favorito la Liberazione. Va rivolta ed espressa riconoscenza a uomini che hanno tanto dato alla nostra libertà ed al nostro benessere, quando l’esito era incerto e il rischio individuale e personale altissimo” ( Sergio Mattarella ).
Fra i militari internati di sicuro c’era almeno un giovane ternano, Bernardino Pileri
ANAGRAFICA FONTI ARCHIVIO ANRP / LeBI ( Lessico Biografico IMI , Internati Militari Italiani , Banca Dati prigionieri nei Lager fra il 1943 ed il 1945 . Cofinanziato dal Fondo Italo Tedesco per il futuro , con la collaborazione dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma) .
Scheda di Uno dei 650 mila Soldati Internati
Nome : Bernardino. Cognome: Pileri
Comune e data di nascita : Collestatte ( Provincia di Terni ), 26 Aprile 1923.
Matricola Distretto Militare di Viterbo: n.15841. Chiamato al servizio militare di leva il 17 Settembre 1942. Destinazione sede Torino.
Grado : Caporale Maggiore; Reparto 6° Reggimento Autieri. Mansione : Automobilista Trasporti.
Qualifica conseguita durante il servizio militare: Aggiustatore Meccanico Motorista Specializzato.
Catturato sul fronte italiano , a Trento , l’8 Settembre 1943.
Luoghi di internamento in Germania : Stalag III D . Numero Matricola 302488.
Località dei trasferimenti : Amburgo, Magdeburgo, Calbe a Saale .
Liberato l’ 8 Maggio 1945 a Berlino ( Porta di Brandemburgo ).
Data rientro in Italia: 10 Luglio 1945.
Nel campo di prigionia e lavoro di Calbe a Saale c’era anche il militare Dario Ambrosini ( 1923- 1989 Verona ), insignito della Medaglia d’Onore dalla Prefettura di Verona il 19 Settembre 2025. Numero di matricola prigionia 302576.
I due compagni di prigionia , Bernardino Pileri e Dario Ambrosini , si incontrarono e ritrovarono con le loro famiglie nel 1982. Sono rimasti in contatto fino alla fine delle loro esistenze.