I numeri sono numeri, e sui numeri le discussioni sono inutili. Se la raccolta differenziata a Terni è al 75% significa che è un successo. Ciò, ovviamente, non esclude le criticità, che sono sotto gli occhi di tutti, e noi le documentiamo continuamente, che ci sarebbero (mi diceva l’ex presidente Carlo Ottone) anche se la raccolta fosse al 95%.Perché Terni è una grande città e non un piccolo paese.
Parliamo di raccolta differenziata e di TARI (la Tassa sui Rifiuti Urbani) perché lo spunto ce lo dà un intervento dell’ex consigliere comunale Fabio Narciso che rivendica i risultati del lavoro svolto fin qui , “molto criticato”, un successo che è di tutti, che ha creato un centinaio di posti di lavoro e che ha visto l’ASM in prima fila, investire risorse non pubbliche.
Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto “nel polo del riciclo”, sorto dove prima funzionava l’inceneritore pubblico.Intanto però il Comune di Terni si porta a casa una menzione speciale nell’ambito dei comuni ricicloni ed è l’unico comune medio-grande italiano a riceverlo
E, per essere chiari, Narciso tifa per una ASM pubblica.
L’INTERVENTO DI FABIO NARCISO
Alcune brevi considerazioni e precisazioni esclusivamente sulla TARI mi sembra giusto farle analizzando solo i numeri: gli unici a dare il senso di un lavoro duro ma importante che coinvolge l’ambiente, i cittadini, le capacità organizzative e manageriali, la responsabilità singola e collettiva di privati ed istituzioni. Riconoscere gli errori, mantenere uno “stile” costruttivo e collaborativo analizzare e migliorarsi fa il bene di una comunità…l’unica cosa che ho a cuore è la mia città e la sua comunità….il tifo lo lascio solo per i miei amati colori rossoverdi!!!
Per questo motivo analizzo alcuni dati che danno il senso di un lavoro più complessivo e che secondo me deve essere valorizzato, potenziato e promosso ancora oggi per il bene di tutti.
L’obiettivo generale per una comunità è quello di rendere un servizio efficiente, teso a ridurre i costi e, cosa più importante, contribuire a diminuire ed eliminare qualsiasi inquinamento ( terra/discariche – aria/incenerimento ed anche per mezzo di alcuni accorgimenti semplici come quello, ad esempio, delle fontanelle di acqua per contribuire in modo importante alla riduzione di produzione di plastica).
Se parliamo esclusivamente di TARI (prima Tia o Tarsu) dal 2010 a Terni è stata, ed è ad oggi, tra le tariffe più basse in generale se confrontata con altri comuni italiani e limitrofi ( Perugia con le sue 320 € a fronte di Terni 220 € anche se per onesta c’è da dire che a Perugia la raccolta differenziata spinta è partita solo ora!). E’ stata dura con molte difficoltà iniziali: perché quello della raccolta differenziata è un processo culturale ed organizzativo dove vincono la città, la comunità; e bisogna gioire per vincere “insieme”.
Si può sempre migliorare ma la raccolta differenziata oggi a Terni è al 75% ,abbondantemente prima in Umbria ed in Italia è altissima in classifica generale ne è testimonianza che è stato premiato l’Ati4 poche settimane fa a Roma come ‘comuni ricicloni’ di Legambiente/Conai con l’unica Menzione Speciale data in Italia per il buon lavoro svolto visto anche che Terni è una media/grande città e non una piccola realtà.
Sono i dati che fanno l’ambiente, le polemiche distraggono le forze dal tanto lavoro che ancora c’è da fare e che si può fare. I dati sono che i rifiuti in discarica da 68.000 Tonnellate/annue del 2015 sono passati, grazie alla differenziata, a 25000 del 2017. Dati pubblici e certificati e tangibilmente la notevole riduzione ha generato un risparmio/guadagno di milioni di euro promuovendo in un colpo solo un binomio di rispetto ambientale e di guadagno economico singolo e collettivo.
Ed ancora, dove stava l’inceneritore pubblico c’è ora il polo del riciclo ma l’area è ormai troppo piccola. E’ qui che possiamo e dobbiamo ancora fare molto: investire su un polo del riciclo più grande e tecnologicamente avanzato si può e si deve fare subito. Asm ha presentato progetti per investire su nuovi impianti, creare nuove filiere ( plastica, carta, vetro, metalli etc) per ridurre al minimo I’indifferenziato, ridurre i costi e ottimizzare i ricavi.Speriamo che mediante i diversi canali pubblici locali e nazionali arrivino risorse per dare gambe ad uno sforzo che certamente il Comune non può fare da solo.
L’ASM è già stata brava a fare la start up senza usare risorse pubbliche aggiuntive ora ne servono per l’ulteriore e definitivo investimento. Tutto questo oltre a contribuire a migliorare tasche e ambiente ha già portato 100 nuovi posti di lavoro negli ultimi anni e per fare una raccolta ed un riciclo spinto servono braccia e tecnologia che vuol dire LAVORO e ricchezza.
Tante sono le sfide: dai bidoncini forniti di microchip, già predisposti per la tariffa puntuale ai tanti progetti europei vinti da Asm, per non parlare del lavoro fatto nella smart city che nel comparto ambientale può diventare modello europeo virtuoso. La strada è tracciata ora basta percorrerla: meno tifo e più lavoro. Tutto questo per il bene del territorio è possibile con un ASM PUBBLICA che fa il bene dei cittadini e della nostra comunità. Un grazie a tutti noi cittadini ternani, ai lavoratori Asm; al Presidente ed al consiglio di amministrazione passato e presente, al prezioso lavoro delle amministrazioni che hanno contribuito e contribuiranno.
Buon lavoro e forza Terni.