La Azienda Servizi Municipalizzati attraverso un breve comunicato rassicura tutti gli utenti. L’applicazione della tariffa TARI, quella sui rifiuti urbani, è quella giusta.
IL COMUNICATO DI ASM
ASM Terni S.p.a. comunica che nei Comuni ove attualmente gestisce la riscossione della TARI e precisamente Terni, Narni, Amelia, Arrone, Calvi dell’Umbria, Montecastrilli, Montecchio, San Gemini e Stroncone, la cosiddetta “parte variabile” della TARI viene calcolata in linea con le disposizioni del MEF, ovvero una sola volta per ogni nucleo familiare anche in presenza di pertinenze (garage, cantina, ecc..).
Si conferma quindi la corretta applicazione della stessa, nei Comuni sopracitati dell’ex ATI4, in linea con la normativa vigente ed a tutela degli interessi di tutti gli utenti del servizio.
Ieri aveva chiesto chiarimenti sulla questione il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada, Francesco Ferranti.
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/tari-asm-e-comune-chiariscano-come-e-stata-calcolata-la-tariffa-432134
Delle precisazioni di ASM prende atto il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada, Francesco Ferranti che aveva chiesto l’audizione dei vertici dell’azienda.
“Ringrazio la dirigenza di ASM – scrive Ferranti – per i celeri chiarimenti attraverso i media. Però – aggiunge – alle richieste ufficiali e alle audizioni convocate, nell’interesse dei cittadini, si risponde e si chiarisce ufficialmente, nelle sedi istituzionali. La richiesta di audizione è stata protocollata e con piacere e attenzione – conclude Ferranti – ascolteremo i chiarimenti dell’Azienda Servizi Municipalizzati”.
Sulla vicenda interviene anche l’assessore al Bilancio del Comune di Narni, Silvia Tiberti.
“Nel nostro comune non esiste nessuna trappola nella tassa dei rifiuti e non abbiamo replicato alcun conteggio.Vogliamo fare chiarezza – ha aggiunto la Tiberti – perché Narni non è tra quei comuni che hanno replicato il conteggio anche sulle pertinenze, moltiplicando il costo della tariffa”.
L’assessore ricorda la delibera del 2006 nella quale si disciplinava il conteggio delle utenze domestiche. “Si specificava che era opportuno e maggiormente equo nei confronti dei cittadini, utilizzare la prassi di applicare per le suddette pertinenze esclusivamente la parte fissa, in quanto pareva inappropriato calcolare, più di una volta per ciascun utente, la quota variabile che si riferisce al numero dei componenti della del nucleo famigliare, ed è il parametro utilizzato per definire la quantità di rifiuti prodotti. Una impostazione che è stata ribadita anche dalla delibera del Consiglio comunale di marzo 2017 che, sempre per le utenze domestiche, ha specificato di mantenere la prassi istituita con la precedente delibera di sette anni prima e di applicare quindi per le pertinenze delle abitazioni (cantine, garage etc.) esclusivamente la parte fissa”.
“I consiglieri che oggi ingenerano dubbi sulla corretta applicazione Tari – conclude la Tiberti – e sul presunto errore che potrebbe nascondersi dietro l’applicazione delle aliquote della stessa, rischiano al contempo di ingenerare false speranze di rimborso nei contribuenti. Sarebbe bastato ai consiglieri in questione rileggere con attenzione le delibere che da undici anni, senza variazioni, il Comune ha adottato in materia e che non lasciano dubbi di interpretazione”.