Per quel che riguarda il contratto integrativo che sta per essere firmato al Comune di Terni secondo il sindacato USB “prendendo a riferimento l’ammontare del fondo del salario accessorio del 2016 e dividendolo per il numero di personale in forza al 31 dicembre 2018, il risultato costituisce il valore medio pro-capite che deve essere mantenuto costante nel corso degli anni a venire, inserendo nuove risorse nel Fondo, qualora si effettuino assunzioni e operando tagli, nella misura del valore medio moltiplicato per il numero di dimissioni, che a qualsiasi titolo dovessero avvenire nell’anno in corso, (pensionamenti, trasferimenti ad altro ente, licenziamenti).”
“La norma – secondo USB – non solo ha effetti devastanti per le ricadute finanziarie sul Fondo, ma provoca al momento una confusione ingestibile, per il semplice fatto che si rischia di non conoscere la quantificazione esatta del salario accessorio a disposizione, se non alla fine dell’anno.
Il noto consulente degli Enti per la contrattazione decentrata Arturo Bianco, sul Sole 24h consiglia di costituire un Fondo parallelo ove trasferire parte dei soldi del Fondo del salario accessorio, per non trovarsi a richiedere la restituzione delle indennità a fine anno ai lavoratori, nel caso in cui, i molti pensionamenti e le poche assunzioni, determinassero tagli troppo ampi.
Siamo quindi nell’incertezza totale. Non solo si rischia la produttività, ma anche le progressioni orizzontali che, non avendo disponibilità di risparmi, potrebbero non essere attuate.”
La USB poi denuncia un clima ostile da parte di altri sindacati, “soprattutto la Uil coadiuvata dalla Cisl, si sta prodigando sul capitolo delle Relazioni Sindacali, sebbene queste siano già normate dal Contratto Nazionale. Lo sforzo profuso riguarda il tentativo di inventare una norma ad hoc per il Comune di Terni, utile per escludere definitivamente USB persino dagli incontri con la parte politica, tentando in tal modo di silenziarci, arrivando addirittura al punto di proporre il divieto, (valido solo per alcuni), di fare uso della mail per informare i lavoratori.”
“Con tutti i problemi che attanagliano il nostro Ente – conclude USB – con una dotazione organica fortemente sottodimensionata, con un’età media dei lavoratori di ben oltre 50 anni, con un salario accessorio fortemente ridimensionato dai tagli contrattuali e dal dissesto dell’Ente, con il rischio di vedersi operare ulteriori tagli che renderebbero impossibili progressioni orizzontali o produttività, è mai possibile che l’unico pensiero, al momento così grande da condizionare un’intera trattativa e così importante da viziare il percorso di un intero Contratto Decentrato (la UIL l’ha posta come pregiudiziale per proseguire gli incontri), è l’imbavagliamento di USB?”