Era l’11 agosto 2010, era un mercoledì, un pomeriggio caldo, più o meno le ore 19 quando il destino crudele ha incrociato Matteo Quartucci, 15 anni ancora da compiere. Il destino, appunto: Matteo era tornato lo stesso giorno da Bologna dove viveva la madre. Era tornato a Terni e aveva subito raggiunto i suoi amici a Borgo Bovio. Poi la decisione di andare a fare un giro.
Si trovava in sella al suo scooter, era andato a trovare un’amica, insieme ad un altro amico, Matteo anche lui e stava tornando a casa. Arrivato in via Lessini, zona Maratta, ha perso il controllo dello scooter , ha urtato l’aiuola spartitraffico e si è schiantato contro un palo della luce. Le sue condizioni sono parse subito gravissime tanto che qualche ora dopo è deceduto in ospedale.
Sono passati 10 anni da quel tragico giorno e Matteo e gli altri amici lo hanno voluto ricordare, hanno appeso uno striscione vicino al luogo dell’incidente, “Matteo vive”, con un cuore rossoverde.
Non è un caso perché Matteo Quartucci era un calciatore della Ternana nelle cui fila aveva disputato il campionato giovanissimi. Non sapremo mai se sarebbe potuto diventare un campione. Quello striscione verrà spostato, verrà appeso a Borgo Bovio, sul sottopassaggio che conduce in strada di Santa Giusta e porta a Toano.
Matteo vive sicuramente nel ricordo dei suoi famigliari e dei suoi amici.
Quella del 2010 fu un’estate terribile: il 30 luglio in un incidente stradale verificatosi in via Alfonsine, a Terni, 3 giovani persero la vita:, Alessio, Anthony e Marco. (16,18 e 19 anni)
Il 18 agosto, a Stifone, nei pressi di Narni, in un altro incidente stradale, lungo la Ortana, altri 3 giovani persero la vita: Marianna, Maria Chiara e Maicol (18 e 17 anni).
7 vite giovanissime stroncate così, un’estate terribile.