È stata la segnalazione di un cittadino a consentire ai carabinieri di bloccare quattro ladri.
È accaduto la scorsa notte sulla SP Tiberina, dove i militari del Comando Stazione Carabinieri di San Gemini insieme a personale della Sezione Radiomobile del NORM della Compagnia di Terni, hanno fermare una Seat con targa francese con a bordo quattro persone che erano state notate in atteggiamento sospetto nella zona industriale di Acquasparta in località “Capanne”.
I quattro – tutti nati e residente in Romania, di età compresa tra i 28 ed i 39 anni, pregiudicati per reati specifici contro il patrimonio e la proprietà – all’alt dei Carabinieri hanno lanciato dal finestrino un oggetto, poi risultato essere il catalizzatore di scarico di una vettura, da poco tagliato.
Le persone ed il mezzo sono stati sottoposti a perquisizione, che consentiva di rinvenire un set di chiavi meccaniche; guanti in lattice; un seghetto elettrico a batteria; 5 lame a sega per ferro ed altro materiale.
I militari quindi sono tornati verso la zona industriale di Acquasparta dove era stato notato il mezzo segnalato per verificare la provenienza dell’oggetto recuperato e in tale contesto sono state contattate diverse persone del posto per verificare l’eventuale taglio di catalizzatori su automezzi parcheggiati.
In effetti risultavano effettuati dei furti rispettivamente su una Renault Clio e su un furgone Ford Transit. Ulteriori due catalizzatori di scarico sono stati trovati nel fosso antistante la strada Tiberina, quasi sicuramente pronti per essere successivamente “recuperati”. Attività tecniche, poi, hanno consentito di recuperare alcune immagini utili alla comparazione con i quattro stranieri identificati.
Le indagini proseguono per verificare ulteriori responsabilità in capo ai quattro uomini che nel frattempo sono stati deferiti per i reati di tentato furto aggravato in concorso e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli.
A carico dei quattro romeni sono stati inoltre avviati provvedimenti di natura amministrativa per impedirgli il ritorno in alcuni Comuni della Provincia di Terni. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, ad eccezione di un catalizzatore da scarico che è stato restituito al legittimo proprietario ed il cui valore commerciale si dovrebbe aggirare intorno ad alcune centinaia di euro.