Essere in contatto con il proprio corpo è un principio guida dell’Analisi Bioenergetica.
Più una persona è disturbata, minore è il contatto che ha con il proprio corpo. Pertanto, compito dell’Analisi Bioenergetica è proprio quello di permettere al paziente di recuperare un rapporto sano con la propria fisicità, riscoprendo il “terreno su cui si regge”. Tensioni croniche si traducono, infatti, in limitazioni della motilità e quindi dell’espressione di Se. Molti pazienti non sono consapevoli del fatto che i loro problemi si manifestano nel corpo fino al momento in cui ciò non viene loro indicato. Una volta che si stabilisce questa comprensione, diventa possibile lavorare con il paziente in modo bioenergetico.
Nell’Analisi Bioenergetica sono considerati fondamentali due elementi: la terra e l’aria. La terra è l’elemento tramite/su cui l’individuo si regge e rappresenta la figura materna. L’equivalenza fra madre terra e madre biologica è, infatti, un concetto importante nell’Analisi Bioenergetica. Il modo in cui un paziente sta in piedi, fornisce molti indizi riguardo ai suoi rapporti con la madre. Un’insicurezza nel rapporto materno si traduce in un’insicurezza a reggersi sulle proprie gambe e quindi ad affrontare la vita.
L’altro elemento importante è il rapporto con l’aria e quindi con il respiro.
Respirare è un gesto attivo, aggressivo. Il modo in cui respiriamo afferma la nostra volontà a prendere ciò che ci spetta e ci serve ed è identificabile con il principio maschile, associabile quindi al rapporto del paziente con il padre. In merito a ciò l’utilizzo della voce è un potente strumento terapeutico. L’ampiezza e l’intensità della voce trasmettono la misura della personalità.
Aiutare un paziente a piangere o ad urlare può essere un mezzo efficace per liberare le emozioni bloccate. Il respiro è un flusso che diffonde l’energia nel corpo. Se il flusso è frammentario le risposte emozionali saranno conflittuali ed ambivalenti.
La terapia Bioenergetica si muove lungo quattro linee:
Comprensione delle dinamiche corporee
Analisi delle associazioni, del comportamento e del transfert
Comprensione delle dinamiche energetiche
Ruolo della sessualità
Ogni individuo è costruito e si costruisce in base alla propria storia personale che deve essere scoperta per liberare la tensione. Al fine di liberare il flusso dei sentimenti è necessario rimuovere le tensioni. Questo avviene grazie alle tecniche corporee, utili tra l’altro laddove quelle verbali si dimostrano inefficaci.
Ogni contrazione blocca un flusso di eccitazione ed in questo blocco è sempre coinvolto il dolore. Scopo della contrazione è diminuire il dolore rendendo la persona insensibile. L’area diviene in altre parole morta. La risoluzione di queste tensioni provoca dapprima l’emergere del dolore a lungo negato ma, dopo il rilassamento, è vissuto come piacere. Solo attraverso il dolore è possibile conseguire un cambiamento caratterologico.
Nell’Analisi Bioenergetica il processo di guarigione attraversa tre stadi.
Durante il primo stadio il paziente prende consapevolezza delle proprie tensioni, come per esempio la mascella serrata o le spalle tese. Ogni tensione muscolare cronica rappresenta un’inibizione ad esprimere determinati sentimenti ed è quindi la controparte fisica dell’inibizione psicologica. Proprio perché le tensioni non sono fenomeni isolati ma intercorrelate a formare il carattere, il paziente arriva ad esserne consapevole in relazione al proprio comportamento.
Il secondo stadio vede il paziente affronta l’iter storico attraverso cui si è formata l’inibizione. Il “perché” di una tensione non è però mai limitato alla tensione stessa ma riconduce sempre al “perché” dell’intera struttura.
Infine gli impulsi bloccati devono trovare espressione nel movimento. Se ciò non avviene l’analisi rimane sterile e non si verificano cambiamenti significativi. Mettere in azione gli impulsi precedentemente bloccati può essere distruttivo per la personalità e per questo la Bioenergetica ci viene in aiuto offrendo un setting adeguato a controllare questi impulsi. Colpire un materasso o urlare la propria rabbia o dolore sono tecniche eccellenti per liberare in modo sano emozioni represse.
Un indubbio vantaggio dell’Analisi Bioenergetica è quello di “coinvolgere” attivamente il paziente nell’aiutare se stesso. Il paziente è stimolato ad essere soggetto attivo nel cambiamento attraverso esercizi da condurre a casa i quali, oltre ad affiancare la consapevolezza corporea a quella intellettuale, aiutano il paziente a sviluppare una responsabilità per il proprio benessere fisico ed emozionale.
Gli incontri di Analisi Bioenergetica durano in media 45-50 minuti e sono a cadenza settimanale anche se, a seconda dei casi possono essere più frequenti.
Durante le sedute il lavoro analitico si alterna a quello corporeo a seconda delle necessità.
Negli anni l’Analisi Bioenergetica si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento di quei disturbi in cui vi è un’alterazione della percezione e consapevolezza del corpo, come per esempio nel caso di fobie, disturbi dell’alimentazione, disturbi psicosomatici, della personalità, ecc.
La durata del percorso terapeutico è determinata da vari fattori e dagli obiettivi prefissati, spaziando da alcuni mesi per gli interventi mirati, ad alcuni anni per quelli più strutturati.
E’ inoltre possibile affiancare alla terapia individuale, una terapia di gruppo