E’ l’appello angosciato di una madre che, negli ultimi 8 mesi, ha visto suo figlio soltanto una volta, per 2 ore,lo scorso mese di gennaio. Il giovane, che è minorenne e ha 16 anni, si trova in una comunità terapeutica in Abruzzo. Telefona tutti i giorni alla madre, al telefono piange, vuole vederla, si sente abbandonato. La donna, però, non ha le possibilità economiche per potersi recare a Tortoreto Lido, dove ha sede la comunità. E’ disoccupata e vive con sussidio di 280 euro che deve bastare per la sua sopravvivenza e per le necessità più impellenti di suo figlio.
Si è rivolta all’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile e dell’Età Evolutiva (ex SIM-infanzia) , si è rivolta agli assistenti sociali del Comune di Terni ma si è sentita rispondere che i soldi non ci sono e che non possono fare niente. Tutto ciò nonostante ci sia un decreto del tribunale dei minori che stabilisce che deve essere tutelato il rapporto fra madre e figlio. La donna ha cercato di insistere, ha cercato di far valere questo suo diritto messo nero su bianco dal giudice ma si è è sentita rispondere che deve “arrangiarsi”.
Attraverso i media cerca di accendere i riflettori sul suo caso, sperando di ottenere un aiuto da chiunque è in grado di farlo, soprattutto le istituzioni.