E’ disperato. La situazione della sua famiglia sta diventando di giorno in giorno sempre più insostenibile. Racconta la sua storia e si capisce il perché. E’ percettore di una pensione di invalidità per difficoltà nella deambulazione di 324 euro mentre la moglie riesce a racimolare uno stipendio di 700 euro. “Se avessi potuto lavorare non avrei avuto problemi, ero uno chef ma i problemi alle gambe di impediscono di farlo. Con 1.000 euro al mese come facciamo? Abbiamo tre figli di cui uno disabile grave e dobbiamo pagare un affitto di 500 euro mensili, mi dice lei come possiamo andare avanti?” Con quel che resta devono pagare le bollette, mangiare, mandare i figli a scuola e tutto il resto che serve. Impossibile.
Da qui un appello alle istituzioni: “aiutate una famiglia a trovare una casa, un alloggio popolare, d’altronde ne abbiamo diritto”.
Della sua vicenda si è occupato il consigliere regionale Thomas De Luca che sulla questione ha presentato anche una interrogazione alla giunta regionale nella quale si chiedeva di sapere se ” è al corrente dei fatti esposti e se ritenga che sussista ad oggi un’emergenza o quantomeno una carenza abitativa di alloggi di edilizia residenziale sociale per famiglie numerose.
Se ad oggi esista un programma di Ater Umbria per la ristrutturazione di alloggi a canone sociale per famiglie numerose, quanti siano i fondi a disposizione, quanti alloggi si preveda di ristrutturare a tal fine e con quali tempistiche.
Quale sia la situazione relativa all’emanazione dei bandi con cadenza biennale, che i Comuni, d’intesa con l’ATER regionale, disciplinano per le procedure per attuare la mobilità volontaria di cui al comma 1 dell’art.35 della l.r. 23/2003″.
Sì perché pur avendo partecipato negli anni scorsi ai bandi di ATER e pur essendo sempre arrivato ai primi posti in realtà la casa non l’ha mai avuta perché ATER non ha disposizione case grandi per famiglie numerose.
“Vorrei incontrare l’assessore regionale Enrico Melasecche – ci dice – vorrei che conoscesse la mia situazione”. L’assessore Melasecche ha le deleghe, tra le altre, alle politiche della casa, all’edilizia agevola, ai rapporti con ATER.
“Io chiedo che ci venga assegnato un alloggio dell’ATER il prima possibile. Ho parlato anche con il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore, con l’assessore Viviana Altamura, sono stati molto gentili, mi hanno promesso che mi aiuteranno ma intanto non è cambiato nulla. L’assessore mi ha detto che per quanto riguarda ATER hanno le mani legate”.
“Aiutate una famiglia italiana”. E’ l’appello gridato a gran voce. Per mantenere alta l’attenzione sul suo caso, questo padre di famiglia ha deciso di attuare da questa mattina uno sciopero della fame. “Sono disposto anche ad incatenarmi sotto il Comune, se necessario”.