Quella di Poggio Gramignano a Lugnano in Teverina è un’area archeologica di inestimabile interesse. Qui, infatti, è stata individuato un’importante necropoli costituita in gran parte da corpi di bambini, molto probabilmente uccisi prematuramente da un’epidemia di malaria. 52 gli scheletri di bambini, da 0 a 10 anni, ritrovati finora, con molte delle tombe che conservano evidenti tracce di riti legati alla superstizione e alla necessità di allontanare il male attraverso riti. Nella zona sono state rinvenute anche carcasse di 12 cani tagliate a metà e con le mascelle strappate, ma anche i resti di un bambino con un sasso infilato nella bocca. Altri scheletri sono stati rinvenuti con grossi sassi sul corpo per impedire loro di rialzarsi dalla morte, mentre nel cimitero sono stati trovati anche contenitori pieni di cenere ed altre tracce di riti sacrificali. Tutto ciò, naturalmente, va tutelato. Per questo l’amministrazione comunale ha avviato una sottoscrizione grazie agli strumenti offerti dal Mibac, in particolare l’Art Bonus che permette di raccogliere fondi per la tutela del patrimonio culturale italiano.
“L’Art Bonus ha un doppio vantaggio – spiega l’amministrazione comunale – perché da un lato offre concrete possibilità di ottenere risorse e dall’altro crea un credito di imposto per i donatori”.