Con questo post su Facebook Andrea Anasetti ricorda sua sorella Laura che non c’è più.
L’unica volta che ti ho vista piangere è stato quando ti sei tagliata i capelli, eri tornata a casa pentita di quello che avevi fatto come se fosse una cosa a cui non si poteva rimediare. Sei la persona più forte, coraggiosa, intraprendente, sensibile, sorridente che ho avuto nella mia vita. La tua forza, la tua caparbietà e allo stesso tempo il tuo modo di affrontare ogni cosa con calma e serenità.
Non sei stata fortunata o almeno lo sei stata per tante cose ma non tante quante meritavi. Mi ricordo i mille sorrisi, i mille modi di fare che ho cercato sempre di imitare; ho cercato sempre di vederti come un punto di riferimento da eguagliare e anche cercare di superare. Eri il mio punto fermo, una cosa scontata forse fin troppo. Non abbiamo mai avuto chissà quale rapporto ma nessuno potrà mai dire che non eravamo fratello e sorella. La mia sorella che ieri ho dovuto abbracciare e baciare per l’ultima volta un’ultima volta anche se però non hai potuto ricambiare come quando mi abbracciavi, mi baciavi e mi chiamavi tesò…non riesco a credere a tutto questo, non riesco a sfogarmi, non riesco a reagire, non so come reagire, non so cosa fare, vorrei solo che la tua piccola Ludovica assomigliasse a te per poterti rivedere, per poter rivedere quel tuo sorriso splendido, per poter sentire di nuovo la tua voce.
Non so perché ma la cosa che mi ha fatto più arrabbiare è stata che non hai potuto vedere mai la tua piccola, abbracciarla, sentire il suo respiro, il suo calore, le sue urla, questo è terribile, una madre non può non conoscere sua figlia e una figlia non può non conoscere sua madre. Ti prometto da fratello e da zio che non gli mancherà mai niente né a lei né alla persona che così per poco tempo ma che così per tanto hai amato, un compagno che meritavi di conoscere prima.
Quando mi portasti a fare il mio primo tatuaggio, la prima sigaretta scroccata, la prima bevuta insieme, le vacanze, i posti, i ricordi, le gite, lo sci, la musica, il cibo, eri la mia vita ed ora mi sento tutto addosso, mi sento inutile davanti a tutti e solo davanti a me stesso, vorrei solo aver passato più tempo insieme perché ora posso solo rimpiangere e dannarmi per le litigate fatte ma sarai sempre con me.
Ti ho promesso una cosa ieri sera quando ho dovuto dirti addio…la tua bellissima Ludovica crescerà insieme alle sue cuginette Rebecca e Laura… questo è il minimo per una zia splendida e per una Mamma che sarebbe stata un modello. Ti amo tatta mia.