Franco Lorenzoni riceverà, domani, la Laurea Honoris Causa in Scienze della Formazione Primaria presso l’ Università degli Studi di Milano – Bicocca.
Per questa occasione e in un momento così delicato per l’ istruzione italiana, si potrà rivedere il documentario prodotto da Rai Movie “È meglio che tu pensi la tua”, disponibile sul sito del canale all’ indirizzo
https://www.raiplay.it/programmi/emegliochetupensilatua.
Il docu-film racconta l’ ultimo anno d’ insegnamento del maestro Franco Lorenzoni a Giove, in provincia di Terni e nella sua quinta elementare, dove il cinema arriva sui banchi di
scuola come ispirazione declinata a laboratorio di studio e di crescita.
La classe diventa società di produzione, laboratorio di regia, sala di montaggio e realizza un piccolo film. Dietro il cinema, in filigrana, il racconto di una scuola possibile,democratica e inclusiva.
Nella storia di un anno, la visione di una scuola possibile, capace di dare parola e dignità a tutti.
Dalla Lectio Magistralis di Franco Lorenzoni: “Dobbiamo avere particolare attenzione a che il giusto e inevitabile ampliamento dell’ uso delle tecnologie nella scuola non incentivi nuove pigrizie spaziali, coltivando l’ illusione che l’ intero mondo possa essere contenuto dentro a uno schermo al quale accedere stando seduti”.
Il maestro Lorenzoni aveva già ottenuto la laurea Honoris Causa dall’università di Palermo.
COME RICORDA L’ESPERIENZA DI GIOVE IL MAESTRO LORENZONI SULLA SUA PAGINA FACEBOOK
Mi fa piacere riproporre il nostro piccolo film in questi giorni di forzata clausura. Lo hanno realizzato nella primavera 2018 le ragazze e i ragazzi della 5° elementare di Giove.
Dal febbraio di quell’anno avevamo infatti prolungato di due ore a settimana l’orario scolastico per il nostro “PROGETTO CINEMA” e ogni giovedì dedicavamo due ore a discutere, immaginare e progettare il nostro corto, disegnando story board e provando a dare un senso a questa nostra nuova ricerca.
Le idee si moltiplicavano e si accavallavano in un crescendo in cui ci siamo divertiti molto.
Poi ci siamo divisi i compiti: in alcune scene tutti recitavano, in altre solo alcuni hanno scelto di fare gli attori. Altri hanno preferito cimentarsi nel trucco, nella scelta dei luoghi, nelle riprese. Qualcuno cercava di capire cosa volesse dire fare la regia.
Nel corso di un campo scuola di due giorni abbiamo girato gran parte delle scene nel bosco che circonda la Casa-laboratorio di Cenci (oggi tristemente vuota delle voci di bambini, al quarantesimo anno dalla sua fondazione). Altre scene le abbiamo girate nei giorni successivi a scuola e nel paese di Giove. Un pomeriggio siamo andati in campagna a trovare il nonno di Tommaso, che compare nel film con i suoi racconti sulla relazione tra i vivi e i morti.
Terminate le riprese, alcuni si sono dedicati alla scelta delle musiche proposte e due ragazzi, particolarmente amanti ed esperti in tecnologia, si sono dedicati con grande capacità al montaggio, aiutati da un amico del maestro che faceva il montatore.
L’intero processo di costruzione del cortometraggio è stato ripreso da una troupe RAI, che ha realizzato un documentario prodotto da RAI MOVIE intitolato “E’ meglio che tu pensi la tua”, con la regia di Davide Vavalà. Il documentario, che illustra anche molte altre attività della classe nel mio ultimo anno di scuola, è visibile su RAI PLAY.