Le api indicheranno il livello dell’inquinamento dell’aria nell’area circostante le acciaierie di Terni.
Analizzando il miele che produrranno , sarà possibile scoprire le concentrazioni di metalli pesanti.
In AST infatti sono stati installati due apiari da 10 alveari ciascuno, con colonie di api italiane autoctone (Apis mellifera ligustica). Si tratta della specie più indicata per perlustrare il territorio circostante, reperire dall’ ambiente eventuali inquinanti e individuare così le aree sensibili per lo sviluppo di una rete di monitoraggio.
Attraverso l’esame del miele prodotto sarà possibile stabilire le quantità di metalli pesanti presenti nell’ atmosfera delle città. Piombo, nichel, cadmio, infatti, sono assorbiti dal metabolismo delle “Apis Mellifera” selezionate per individuare i livelli massimi metalli nell’ atmosfera, trasformando così i piccoli insetti in dei veri e propri bio-indicatori.
Basta analizzare il polline raccolto e il miele e la cera prodotti per valutare la presenza di elementi come il fluoruro, il piombo, lo zinco, il naftalene e persino composti radioattivi come il cesio, il trizio e il plutonio. E dal momento che questi imenotteri visitano migliaia di fiori in un solo giorno, di solito in un raggio stretto fino a 3 km attorno alla loro casa, sono in grado di restituire un sistema di valutazione fortemente localizzato.
Il progetto è il primo del genere in Italia.