Nell’ambito della Notte europea dei ricercatori, venerdì 26 settembre la Biblioteca Comunale di Terni (Bct) ha ospitato la settima edizione delle Giornate della Filosofia 2025 – con un evento dal titolo: “L’umanesimo come chiave per un nuovo capitalismo”. Un confronto che ha portato in primo piano il legame tra cultura, economia e società, aprendo la prospettiva di una Terni capace di offrire contributi originali al dibattito nazionale.
Ospite d’eccezione l’economista Stefano Zamagni. Già al PalaSì! di Terni lo scorso dicembre per i Dialoghi del Bene, il professor Zamagni ha messo in relazione economia civile e sfide del capitalismo, richiamando la necessità di un ritorno all’umanesimo. «L’economia di mercato non è nata per generare sfruttamento, ma per combattere la miseria e valorizzare i talenti», ha spiegato Zamagni. «Oggi però assistiamo a un capitalismo che produce diseguaglianze e infelicità. Per questo è necessario tornare a un umanesimo capace di rimettere al centro la persona e la comunità».
E ancora: «Non basta più discutere di responsabilità sociale delle imprese. Oggi dobbiamo parlare di responsabilità civile, perché l’impresa è parte della civitas, della città delle anime».
All’iniziativa hanno partecipato Fabio Santini e Cristina Montesi dell’Università di Perugia, insieme agli imprenditori Enrico Loccioni e Sauro Pellerucci. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di un modello d’impresa fondato su valori umani e civili: «L’impresa che oggi ha maggiori possibilità di affermarsi è quella che si prende cura non solo di sé stessa e dei propri collaboratori, ma anche della società civile: non basta puntare al profitto, serve lavorare per il bene comune».
Una visione che trova riscontro anche nel modello della sua azienda, definita Human Digital Company: «Il digitale dominerà il futuro, ma sarà la connessione con l’umano a dargli valore. In un mondo segnato da aggressività e divisioni, è il momento di scegliere ciò che unisce e non ciò che ci separa».
A conferma di questo impegno c’è lo stesso PalaSì!, che è anche sede della sua azienda, divenuto negli anni un punto di riferimento ternano per eventi culturali e sociali che offrono occasioni di confronto, di aggregazione e di partecipazione cittadina. Pellerucci richiamando l’attenzione al suo volume Il mondo delle persone per bene, ha concluso: «Il mondo è popolato di persone per bene, e non lo dico da sognatore: lo vedo ogni giorno. Fino a prova contraria, ciascuno di noi è degno di fiducia. Se partissimo da questo presupposto, cambierebbe il nostro modo di vivere i rapporti, in famiglia, nelle amicizie e nel lavoro».
Le Giornate della Filosofia si confermano come un appuntamento capace di portare in città voci autorevoli del pensiero contemporaneo e di intrecciare saperi, economia e cultura. Una dimostrazione che a Terni si rafforza il desiderio di cultura, di confronto e di partecipazione civile