Le incertezze che aleggiano intorno ad Acciai Speciali Terni si sono bene evidenziate nell’incontro di qualche giorno fa fra la regione , il comune di Terni e le organizzazioni sindacali. Un incontro inevitabilmente interlocutorio vista l’assenza della proprietà. Da qui la necessità di riprendere le fila di una trattativa che non sembra fare passi avanti.
“Riteniamo che Istituzioni, Governo e Unione Europea debbano in tempi rapidi fornire risposte sull’Accordo di Programma – scrivono Cgil-Cisl e Uil.
Vanno assolutamente esplicitati e certificati da tutti gli attori coinvolti: i tempi, gli impegni in esso contenuto in sede di Governo; quali e quanti fondi ministeriali e/o altre risorse vengono messe a disposizione per il territorio ternano; i diversi strumenti PNRR-AREA SIN – Fondi Ministeriali – Fondi europei ed altri si intreccino tra di loro e su quali capitoli di spesa e/o investimento si indirizzino dentro una idea di sviluppo integrato e sostenibile ben precisa che tenga presente temi fondamentali che come sindacato abbiamo evidenziato già in passato come energia.
Nodi decisivi ai quali siamo interessati non solo per AST ma per l’insieme del territorio. Crediamo che non sfugga a nessuno il fatto che investire su infrastrutture materiali ed immateriali, affrontare i temi dell’approvvigionamento energetico, proseguire il miglioramento continuo sull’ambiente, investire e migliorare i fattori localizzativi territoriali e valorizzare il lavoro in termini quantitativi e qualitativi rappresentino i presupposti indispensabili verso uno sviluppo sostenibile in tutte le sue accezioni nell’interesse generale di tutta la comunità ternana e il suo comprensorio.
Tutto ciò – secondo le organizzazioni sindacali – deve essere propedeutico al rafforzamento di Arvedi Ast ma anche alla costruzione di una vision complessiva per un modello di sviluppo territoriale che possa creare i presupposti anche per nuovi insediamenti produttivi.
Pensiamo che Arvedi-AST debba trascrivere i buoni propositi annunciati, su un piano industriale di rilancio e sviluppo delle produzioni ternane e come i progetti si intersecano con l’Accordo di programma.
Ribadiamo che occorrono impegni precisi e certi che diano il senso di un’Azienda capace di guardare al futuro raccogliendo e anticipando le sfide che nel settore degli acciai si presenteranno.
Vanno assunti impegni precisi sui temi di salute, ambiente e sicurezza mettendo al centro il valore del lavoro anche attraverso il rinnovo del Protocollo Sas, Salute, Ambiente e Sicurezza, rilanciando l’iniziativa che regoli e tuteli il sistema dei lavoratori in appalto.
Per queste ragioni CGIL-CISL-UIL chiedono con forza una assunzione di responsabilità dei soggetti interessati per definire in fretta quanto ancora sospeso. Il dilazionare dei tempi e le troppe incertezze rischiano di indebolire complessivamente il tessuto produttivo, economico e sociale di questo territorio.”