Umbria Aerospace Cluster è un’associazione che rappresenta l’industria regionale umbra operante nei settori dell’aeronautica, dello spazio e della difesa. È stata fondata nel novembre 2008 e oggi si compone di 28 aziende, con un totale di quasi 3.000 addetti e un fatturato aggregato che sfiora i 450 milioni di euro. L’obiettivo del Cluster è quello di promuovere tra gli associati processi di internazionalizzazione, formazione, innovazione e sviluppo, favorendo al contempo la collaborazione tra le imprese associate.
In questo senso un seminario molto importante (il primo di un ciclo) si è svolto a Terni presso la sede della Confindustria. Vi hanno partecipato ingegneri e tecnici delle aziende umbre aderenti al Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (CTNA).
Ad aprire i lavori Antonio Baldaccini, presidente di Umbria Aerospace Cluster, insieme a Cristina Leone, presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio, e al dirigente regionale del Servizio innovazione per le imprese Edoardo Pompo.
Dalla produzione delle polveri metalliche al monitoraggio dei processi produttivi, passando per le caratteristiche di affidabilità e la misurabilità predittiva delle prestazioni dei componenti prodotti in stampa 3D: questi gli argomenti al centro dell’incontro, messo a punto da un team del Cluster coordinato dall’ingegner Antonio Alvino, responsabile Ricerca e Sviluppo della società Serms di Terni.
Nel corso dei lavori, la presidente Cristina Leone ha sottolineato come l’iniziativa ricada a pieno titolo tra quelle previste dal Piano di azione triennale del CTNA approvato dal Miur, garantendo ampio sostegno e attenzione ai prossimi incontri divulgativi che saranno organizzati dal Cluster umbro.
“Questi momenti di approfondimento sono molto importanti – ha evidenziato Antonio Baldaccini, al vertice del Polo aerospaziale dell’Umbria – perché permettono di creare sinergie tra le imprese e tra queste e l’Università. Consentono altresì di mettere a sistema i progetti delle imprese umbre con quelle degli altri territori e di far conoscere all’esterno le capacità e le competenze tecnologiche esistenti all’interno del perimetro regionale”.
Anche il mondo dell’industria della produzione di impianti era presente con una testimonianza portata da General Electric Additive Italia. Sono inoltre intervenuti i professori Gianluca Rossi e Andrea Di Schino, gli ingegneri Marco Paura (Numanova) e Mariano Zarcone (Fondazione Amaldi di Roma).
Dalla Regione Umbria è stata manifestata la volontà di sostenere le imprese che nei prossimi mesi vorranno investire nell’Additive Manufacturing, essendo questa tecnologia ricompresa tra quelle già identificate come prioritarie nel piano regionale per la “specializzazione intelligente” (RIS3). Una volontà che la Regione aveva anticipato in occasione di Umbria Technology Forum, l’iniziativa per il trasferimento tecnologico organizzata da Confindustria Umbria e Digital Innovation Hub – in collaborazione con Regione Umbria, Unipg e con il supporto di Sistemi Formativi Confindustria Umbria, Ubi Banca e Camera di Commercio Perugia – lo scorso novembre presso il Polo di Ingegneria.