Alla fine una intesa è stata raggiunta. Le scuole italiane riapriranno dopo le vacanze di Natale, il 7 gennaio.
La decisione è stata presa al termine della riunione unficiata fra Governo, regioni, comune e provincie.
Il 7 gennaio rientrerà a scuola il 50% degli studenti ma già dalla settimana successiva (molto probabilmente) gli alunni saranno il 75% del totale.
Su twitter il ministro Lucia Azzolina ha commentato: “”Felice per l’ intesa siglata con Regioni, Province, Comuni. Studentesse e studenti delle scuole secondarie finalmente potranno tornare a scuola. Ce lo avevano chiesto. E’ giusto che possano farlo grazie all’impegno di tutte le istituzioni coinvolte”.
Al coro unanime di soddisfazione ha fatto da contraltare la posizione critica di Maddalena Gissi segretaria generale della Cisl scuola che spera che si possano trovare soluzioni concrete per garantire la riapertura:” gli alunni della secondaria frequenteranno le loro scuole solo se ci saranno i mezzi di trasporto e le condizioni organizzative utili per lo
svolgimento delle attività, sicuramente – ha aggiunto – il disagio sarà molto elevato, tra turni lunghi e rientri in serata. A tutto questo si aggiungeranno le mille complicazioni
per le diversità di indirizzo o per l’ assenza di mense. Sarebbe stato più opportuno assegnare alle scuole la scelta più opportuna con una soglia minima della frequenza, intorno al 50%. A metà anno scolastico e senza organico aggiuntivo, sarà molto più complicato trovare le soluzioni giuste“.