Ormai è certo che saranno Giorgia Meloni e Matteo Salvini a decidere chi, nel centrodestra, sarà il candidato a sindaco di Terni. Ed un’altra cosa certa è che Salvini vuole per la Lega la candidatura. E un’altra cosa certa è che c’è un solo candidato, Leonardo Latini. Nel puzzle degli 800 comuni che andranno al voto di primavera, dunque, Terni è in cima alla lista per il vice-premier. Che giudicherebbe incomprensibile la non ricandidatura del sindaco uscente “che ha fatto bene” e che gode “di popolarità” fra cittadini ternani. Salvini poi tiene in modo particolare a Terni “che è stata la prima grande città , sotto il Po, ad essere conquistata dall’onda travolgente della Lega, 5 anni fa”. E non vede un motivo plausibile che giustifichi il cambio in corsa “quando ci sono da portare a termine molte opere iniziate”. Dunque, a quanto riferiscono fonti attendibilissime della Lega, Salvini non ha nessuna intenzione di rinunciare alla candidatura Latini. Lo stallo dovrebbe essere superato a breve anche perché siamo a meno di due mesi dal voto. E’ del tutto evidente che se la Meloni troverà un accordo con Salvini difficilmente il partito, a livello regionale e locale, potrà dirle di no rischiando quanto accaduto a Verona dove il centrodestra si presentò con due candidati, Sboarina e Tosi e al ballottaggio poi vinse il centrosinistra con Tommasi. Però, siccome la politica è l’arte del possibile, ad oggi è ancora possibile tutto: che Masselli sia il candidato di Fratelli d’Italia e parte del centrodestra e che Latini sia il candidato della Lega e parte del centrodestra.