Un importante segnale di ripresa e di ripartenza dopo i lunghi mesi di emergenza sanitaria. Al Consultorio di Orvieto sono riprese le lezioni di comunicazione prenatale in presenza, che si affiancano a quelle on line, nell’ambito degli incontri di accompagnamento alla nascita. L’attività è coordinata dalla psicologa Mirella Cleri.
Si tratta di un’attività di grande importanza che non ha conosciuto soste o interruzioni durante i lunghi mesi di lockdown e di emergenza pandemica. L’utilizzo delle tecnologie con gli incontri a distanza hanno consentito di continuare a garantire un filo diretto, un rapporto costante tra le famiglie e la rete di assistenza e supporto territoriale dei servizi dell’Azienda Usl Umbria 2.
“Rassicurare le donne, i loro partner e i familiari rispetto ai timori per i contagi, ha detto la dottoressa Cleri, è stato prioritario”.
Il consultorio di Orvieto ha aumentato lo spazio di ascolto in modo che il gruppo potesse essere un’occasione di rielaborazione di una mole enorme di informazioni che, essendo in parte contrastanti, hanno provocato disorientamento, confusione e ansie.
Gli incontri, oltre a fornire tutte le informazioni consuete sui cambiamenti in gravidanza, gli aspetti relazionali dei legami di attaccamento con il bambino e nella coppia e le reti di supporto familiari e istituzionali, hanno fornito aggiornamenti sulla nuova organizzazione dei percorsi di nascita adottati dall’Azienda Usl Umbria 2 in questa fase di emergenza.
La comunicazione prenatale tra la mamma e il bambino sorge spontaneamente, ma può essere sviluppata ed educata consapevolmente e intenzionalmente.
Negli incontri con la psicologa le mamme e i papà vengono educati a salutare e cullare con l’abbraccio il bambino nella pancia, a cantare filastrocche e ninne nanne e così, durante il lockdown, le mamme rimaste sole nel proprio nucleo familiare sono riuscite a mantenere il contatto fisico ed emotivo con il loro piccolo.
“Queste attività – spiega la psicologa del Consultorio di Orvieto – sono garantite da molti anni negli incontri di accompagnamento alla nascita e in questa fase hanno assunto un valore ancora più profondo; tra l’altro, l’abbraccio nella pancia è stato l’unico abbraccio sicuro possibile. Le conseguenze di questa situazione pandemica sono ancora da valutare, anche se già prevedibili: quando il periodo critico sarà finito, saremo in grado di dire quante persone hanno continuato a frequentare il servizio e quanti danni, anche psicologici, la pandemia avrà fatto”.
L’esperienza avviata dagli psicologi con le terapie on-line rappresenta una valida operazione di contenimento: in questo periodo vengono offerte entrambe le possibilità, avere incontri in sede e on-line, poiché, come stanno dimostrando i fatti, l’accesso on-line facilita le persone più fragili.