DI MASSIMO MANSUETI , PRESIDENTE DEL MOTO CLUB LIBERO LIBERATI-PAOLO PILERI
5 Marzo 1962.
Sono passati 59 anni dalla scomparsa del nostro campione del mondo “Libero Liberati” e a Terni e non solo, è ancora vivo il suo ricordo.
Libero Liberati, che la città di Terni e i ternani hanno amato e amano, rappresenta una figura mitologica, uno sportivo di altri tempi, lontano dai riflettori e dalla mondanità, che i suoi amici di allora ricordano per il carattere schivo ed umile; un uomo semplice che con il lavoro, la passione e la tenacia era arrivato a raggiungere risultati sportivi esaltanti.
L’amore e l’attaccamento alla Gilera, che nel momento più esaltante della sua carriera decise di lasciare il mondo delle corse, pregiudicando così le sue vittorie future.
La sua carriera non finì, continuò correndo con la sua Gilera privata, non accettando proposte economiche importanti di altre marche prestigiose – il Conte Agusta proprietario della MV arrivò a firmargli un assegno in bianco pur di averlo nella sua squadra – Liberati continuò fedele alla sua Gilera, fino al giorno della sua tragica scomparsa.
Quella data, 5 marzo 1962, e quella curva, per tutti gli appassionati di moto, restano scolpite nella memoria , come la stele che ancora lo ricorda su quella parete di roccia, quel giorno cessò la vita dell’uomo e nacque un mito, ancora vivo ai nostri giorni.
Celebrando Liberati dobbiamo cogliere l’occasione per trarre, da questa importante figura sportiva e soprattutto umana, l’insegnamento di quei valori di lealtà, di tenacia, di applicazione, che nel mondo di oggi, non solo quello sportivo, sembrano non essere più apprezzati.
Il campione con le sue gesta ha aperto una strada a una tradizione motoristica ternana, che ha avuto il suo seguito con l’altro campione del Mondo Paolo Pileri e insieme con lui e dopo di lui altri campioni come Fosco Giansanti, Sergio Pannuzzi, Mirko Giansanti, figlio d’arte e ottimo pilota del motomondiale, per arrivare ai giorni nostri con Danilo Petrucci impegnato per la stagione 2021 con la KTM nella Moto GP.
Dal 1963 non abbiamo mai dimenticato una volta di rendere onore a Liberati organizzando un corteo di moto per la deposizione di corone alla sua tomba al cimitero e presso la lapide a Cervara accanto al luogo dove ebbe l’incidente in cui perse la vita e/o una serie di manifestazioni e iniziative a lui dedicate.
Quest’anno con le restrizioni legate alla pandemia non possiamo fare quanto sopra descritto ma con il cuore gli siamo vicini e per noi è sempre presente, resta indissolubile il legame tra lui, noi, e il territorio.
Libero rappresenta l’anello di congiunzione tra passato, presente e futuro della nostra cultura motociclistica, il suo ricordo proviene dalla strada, raccoglie il rombo di motori sfreccianti, le voci degli sportivi e della gente, tremori e clamori.
Il suo ricordo è destinato certamente a chi il mondo delle moto lo conosce e lo vive intensamente, ma anche a chi ne è del tutto profano.
Ci trasmette un pezzo di storia, della nostra storia, e ci insegna che pure nell’agonismo più acceso possono e devono prevalere qualità fondamentali come l’onestà, l’altruismo, la solidarietà.
Mantenere in vita la tradizione, quegli elementi divenuti simbolo del territorio, significa rendere la modernità accessibile alle nuove generazioni, renderle parte integrante di un processo che fa della memoria una risorsa insostituibile.
Il tempo perduto non è un tempo passato perché è un tempo da ricercare e ritrovare.
V’invito a visitare il nostro museo, dove penso sia sufficiente guardarsi intorno e osservare quello che è esposto in quei locali, per percepire con quanto amore e con quanta passione è vivo in noi il ricordo di Liberati.
Nel Museo sono raccolti quasi cento anni di storia scritta da campioni dal mondo e da tantissimi altri che magari non hanno raggiunto gli stessi risultati sportivi, ma che hanno contribuito a tracciarla con passione e amore.
Sapete cosa diceva Liberati? La più grande soddisfazione, è vedere la gioia negli occhi dei ternani quando vinco.
La nostra gioia più grande è vedere lo stupore e l’ammirazione negli occhi delle persone che entrano nei nostri locali e rimangono letteralmente allibiti, nel senso buono della parola, per ciò che vi trovano.
Come già fatto per ricordare Paolo Pileri, vorrei aggiungere un aggiornamento sulla nostra proposta/progetto, presentata da ormai molti anni alle varie amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida della nostra città, quella dei viali dei campioni, che insieme all’Historic Borzacchini e ad altre realtà di appassionati del territorio volevamo offrire come altro regalo alla nostra Terni e alla memoria di Libero.
Il Moto Club Terni negli anni ha realizzato a sue spese e donato alla nostra città, una serie di Monumenti dedicati a Libero: La sua tomba realizzata su progetto dello scultore Innocenzi, la Lapide a Cervara, il Monumento all’ingresso dello Stadio realizzato su progetto dello scultore Lorenzetti.
La precedente Giunta, guidata dal Sindaco Di Girolamo aveva predisposto tutti gli atti necessari e proprio al momento della decisione finale la giunta è caduta azzerando il tutto.
Avevamo pensato con l’ausilio di un noto architetto ternano, cui abbiamo a suo tempo affidato il progetto, alla riqualificazione del Circuito dell’Acciaio con il posizionamento di arredi urbani con le immagini dei nostri campioni.
Le intitolazioni di alcune delle vie principali di Terni:
Uscendo dalla superstrada, entrando a Terni attraversiamo viale Mario Umberto Borzacchini a lui intitolato ormai da anni, poi si procede in Viale dello Stadio (lo Stadio è già dedicato a Libero Liberati e sulla cartellonistica stradale del Viale, sarebbe sufficiente aggiungere la dicitura”Libero Liberati”).
Poi di seguito Viale Aleardi cui potrebbe rimanere invariato il nome nella parte interna dedicata alle residenze e sostituito lo stesso in Viale Paolo Pileri nella parte principale del viale fino all’obelisco.
Questo non porterebbe problematiche ai residenti per eventuali variazioni toponomastiche.
Su sollecitazione nostra, due consiglieri comunali di questa giunta, Paolo Cicchini e Monia Santini hanno presentato recentemente, due atti d’indirizzo in giunta Comunale al fine di dare nuova attuazione al nostro progetto.
Quale gioia per noi sarebbe rendere il giusto onore a Libero Liberati e Paolo Pileri con l’inaugurazione di un Viale a loro dedicato.
Certamente non siamo i primi della lista delle priorità, soprattutto in questo momento, dove le difficoltà sono enormi, ma rivendichiamo attenzione e rispetto per quanto proponiamo.
Dentro la nostra associazione ci sono persone tesserate da più di cinquanta anni che hanno avuto il padre o il nonno che a loro volta erano soci di questo Moto Club.
Noi siamo la memoria storica della Terni motoristica e la preserviamo e di una cosa potrete tutti essere certi, la nostra storia non ce la toglierà nessuno.
Rivendichiamo la nostra identità come memoria storica, nel nome dei nostri campioni e di tutti coloro che ci hanno supportato negli anni, per il lavoro che è stato svolto e per quello che facciamo ogni giorno.
Come avrebbero fatto i nostri Campioni se fossero ancora con noi.
Un caro saluto alla sua famiglia.
Ciao Libero o come ti chiamiamo a Terni ” Libbero”.