Dopo Cesare Pesciaroli che aveva percorso per 9 volte consecutive la salita Arrone-Colle Bertone
e dopo Sara Mazzorana e Daniele Rellini che hanno scalato per 7 volte la Lisciano-Sella di Leonessa sul Terminillo
ecco l’impresa del 37enne ciclo-amatore ternano Francesco Pesciaioli il quale, in vacanza in alta Valtellina, si è fatto convincere dagli amici a provare anche lui a conquistare la EVERESTING.
Per centrare questo obbiettivo l’atleta deve raggiungere il dislivello pari o superiore agli 8.848 metri di altezza dell’Everest. In questo caso Francesco Pesciaioli ha dovuto percorrere consecutivamente per 13 volte l’ascesa di Bormio, lunga 7,5 Km, con una pendenza superiore all’8% , toccando quota 9.016 metri di dislivello. Il percorso in discesa non conta ai fini dell’impresa.
“L’ho fatta da solo e l’ho fatta a Bormio perché mi trovavo in vacanza lì, quest’anno sono andato a divertirmi, con la bici, sulle montagne della Valtellina, lo Stelvio, il Mortirolo, il Gavia. Gli amici del posto mi hanno convinto a farla, io non ero affatto preparato per questa sfida e non ero nemmeno attrezzato, per esempio non avevo la luce. Avevo l’allenamento per farla, questo sì, visto che percorro circa 25/28 mila chilometri l’anno. L’ho fatta il giorno di Ferragosto e per raggiungere questo traguardo sono dovuto partire di notte, alle 3 – dice Francesco – e ho concluso il percorso alle 5 e mezza del pomeriggio, per 13 ore e mezza di pedalata effettiva”.
“La fatica c’è indubbiamente ma l’Everesting è anche una sfida mentale, non è facile ripetere la stessa salita più volte – sostiene Francesco Pesciaioli – e percorrerla in buona parte di notte”.
Alla fine Francesco ce l’ha fatta e dall’Australia è arrivata la certificazione dell’autenticità dell’impresa ed è stato inserito nell’albo d’oro dell’Everesting.
Lui è uno che la bicicletta ce l’ha nel sangue e mi ha raccontato di un’altra impresa, non meno importante, almeno dal punto di vista affettivo.”Per due volte sono andato fino a Recanati, da Terni, dove ha casa mia zia e i chilometri sono circa 230, sono partito alle 5 della mattina e alle 3 del pomeriggio stavo a casa di mia zia, poi,però, mi sono fermato lì. Un anno sono passato da Visso, l’altro da Colfiorito. Non è il record della distanza perché un giorno sono stato a Montalto di Castro, tornando poi indietro e percorrendo circa 280 Km. in 9 ore”.
Questo fine settimana Francesco andrà in Francia sulle Alpi Marittime, “faremo due salite del Tour de France, per 25 Km. ognuna, si tratta di una Gran Fondo molto dura, con 4 mila metri di dislivello in 115 Km. – diciamo, sorride Francesco – un ritorno alle gare un po’ traumatico”.