C’è una tassa occulta che taglieggia stipendi e pensioni degli italiani, è l’inflazione che si è confermata a livelli record anche nel mese di dicembre. A Terni è stata dell’11,5% , leggermente inferiore rispetto a novembre quando era stata dell’11,8%. Gli aumenti non hanno risparmiato nemmeno i beni di prima necessità. Il prezzo del pane, ad esempio, rispetto al dicembre 2021, è aumentato del 19,9%. Peggio è andata per latte, formaggi e uova che sono aumentati del 21,7%. La carne è aumentata del 13,2%, il pesce del 9,3%. Olio e burro sono aumentati dl 26,5%. Le confetture, lo zucchero, la cioccolata, sono aumentati del 18,9%. Anche le acque minerali hanno subito un rincaro del 17,6% così come la verdura e i succhi di frutta. Aumenti molto contenuti invece per l’abbigliamento e le scarpe. Stabile il prezzo delle sigarette. E ancora una volta ad infliggere una mazzata alle famiglie sono le bollette dell’energia elettrica e del gas. Il prezzo dell’energia elettrica, da un anno all’altro, è aumentato del 191,7% mentre quello del gas del 105,7%.
In tutto questo disastro fa ben sperare il fatto che in un mese, la variazione congiunturale è stata dello 0,1%. E ciò non accadeva dallo scoppio della guerra russo-ucraina. Questo vuol dire che i prezzi tra novembre e dicembre sono rimasti praticamente stabili. La corsa dei prezzi, dunque, sembra rallentare.