La giunta regionale, in previsione della riunione del 20 giugno in cui si farà un primo bilancio operativo dei risultati ottenuti grazie al Piano strutturale per la gestione delle liste di attesa, ha fatto un punto sullo stato di attivazione del piano stesso.
Ne è emerso che nonostante la fase iniziale, in cui le aziende sanitarie stanno concretizzando l’operatività richiesta, sono già 1.400 le prestazioni recuperate tra quelle in sospeso. Le due aziende ospedaliere di Perugia e Terni sono in pieno operato – si legge in una nota della giunta – mentre le ASL prevedono che gli esami e le visite pregresse saranno assegnate ai pazienti, per la prima parte, entro il 20 giugno.
Dall’analisi dei dati è inoltre emerso che a maggio 2023, alla vigilia del piano straordinario che ha portato all’abbattimento delle 80 mila prestazioni accumulate in epoca Covid, il 45% delle prestazioni in lista di attesa appartenevano alla Radiologia per un totale di oltre 30 mila esami.
Ad oggi le prestazioni sono scese a 16 mila e rappresentano il 25% del sospeso attuale. A seguire vi sono gli esami di gastroenterologia e oculistica.
La quasi totalità delle prestazioni inserite nei percorsi di tutela risalgono a richieste effettuate negli ultimi 4 mesi, mentre le più datate sono state largamente smaltite.
Il piano ordinario varato dalla Giunta umbra ha proprio lo scopo di gestire costantemente e strutturalmente il flusso delle richieste dell’utenza, ottimizzando così un sistema pubblico che presenta delle criticità, che coinvolgono i vari territori regionali, in merito alle quali il Governo ha appena varato un provvedimento che, tra l’altro, contiene alcune misure che l’Umbria ha già adottato da tempo, come le prestazioni erogate nei weekend ed il Cup unico per le prenotazioni presso sia le strutture pubbliche che quelle convenzionate.