“Tre anni di lotte e di iniziative sindacali, tre anni in cui i lavoratori non hanno mai arretrato. Finalmente arriva l’ok di Treofan alla cessione dello stabilimento di Terni a Visopack. Il tempo necessario per stipulare un contratto definitivo e poi finalmente tutti i dipendenti potranno tornare a lavorare, a far ripartire le macchine e a far rivivere lo stabilimento chimico ternano”.
Lo annuncia Sergio Cardinali, della Filctem Cgil nazionale, che ha commentato favorevolmente la notizia della sottoscrizione di un impegno da parte di Treofan a cedere gli impianti del gruppo di Terni alla società Visopack, multinazionale polacca che riattiverà la produzione riassumendo tutti i lavoratori.
“La ripartenza della produzione di Treofan – ha proseguito – al centro della politica industriale della regione, deve rilanciare il polo chimico di ternano nell’ottica del progetto della sustainable valley. Il tempo ci ha dato ragione, bene abbiamo fatto a puntare sempre alla ripartenza degli impianti senza accettare soluzioni alternative che avrebbero aggravato la crisi occupazionale nel territorio”, ha detto ancora Cardinali. Ripartenza che potrebbe avvenire già nel 2024.
“Restiamo in attesa dei dettagli dell’operazione. La priorità è il ripristino della produzione per il reinserimento di tutti i lavoratori in tempi rapidi. Questa operazione è importante anche in chiave di rilancio del territorio. Quello ternano ha visto negli anni il depauperamento dei suoi illustri asset industriali, questa operazione rappresenterebbe un’inversione di tendenza e aprirebbe la pista ad un’idea di sviluppo e di crescita legate all’industria green. Ora attendiamo l’incontro ministeriale per avere chiari i dettagli dell’accordo”, ha detto Stefano Ribelli, segretario generale Filctem Cgil Terni
“I lavoratori di Treofan già nel 2020 erano consci dell’importanza dello stabilimento di Terni e denunciavano l’ingiustificata volontà di Jindal a volerlo chiudere. Anche quando in pochi non abbiamo mai perso le speranze, convinti sempre dalle nostre certezze dovute alla struttura degli impianti e la qualità della nostra manodopera”, ha infine detto Davide Lulli, RSU Treofan di Terni.