Lugnano in Teverina, su decisione del Consiglio comunale, entra a far parte dell’Associazione Nazionale delle Città’ dell’olio. Lo rende noto l’amministrazione comunale sottolineando che si tratta di un ritorno dopo molti anni, essendo stato Lugnano uno dei comuni fondatori. Secondo il vice sindaco si tratta di una volontà che si rinnova alla luce delle nuove prospettive di sviluppo culturale e turistico che l’olivicoltura racchiude in sé grazie ai grandi risultati che l’oleoturismo ha fatto registrare negli ultimi anni.
Sempre il vice sindaco fa poi notare che di Lugnano in Teverina è anche sede di una delle più importanti collezioni mondiali di varietà di olivo del mondo, una eccellenza nel campo della biodiversità che racchiude e finalizza i principi dell’associazione delle città dell’Olio. Il Consiglio comunale ha anche deliberato l’ingresso nel circuito regionale delle Strade dell’Olio per partecipare alla rete di promozione e valorizzazione del settore olivicolo umbro, con un organismo che opera da molti anni per promuovere l’offerta oleoturistica e i suoi territori in tutte le declinazioni e, negli ultimi anni, si è resa protagonista di numerose attività e progetti, tra cui la manifestazione ‘Frantoi Aperti in Umbria’ che è diventato un appuntamento rinomato per la promozione dell’olio di qualità rivolto a turisti e consumatori.
“Lugnano in Teverina è un territorio da tanti anni impegnato in attività di promozione della cultura e della civiltà dell’olivo e dell’olio e molto importante nella geografia olivicola della provincia di Terni, dichiara Paolo Morbidoni portavoce nazionale delle Strade del Vino e dell’olio, ospitando tra le altre cose la collezione mondiale degli ulivi di “olea mundi” realizzata in collaborazione con Cnr e Parco 3a. Per questo l’ingresso nel circuito regionale della Strada dell’Olio da parte del Comune è un segnale importante che speriamo possa essere seguito a breve anche da altri territori della Provincia con cui abbiamo avviato un dialogo, con l’obiettivo di sviluppare un progetto innovativo di “oleoturismo” che possa caratterizzare tutta l’area sud dell’Umbria e valorizzare territori e aziende che stanno investendo sull’accoglienza”.