È vero che la politica esalta o nasconde secondo le proprie convenienze. Vero ma far finta di niente per la definitiva approvazione da parte del Senato dell’ingresso dell‘Umbria nella Zes, la Zona Economica Speciale pare un po’ troppo. Nella Zes è entrata pure la Regione Marche.
Il provvedimento dota le due regioni di uno strumento fondamentale per attrarre capitali, stimolare la crescita economica e creare nuova occupazione, insomma proprio quello che serve a Perugia e magari pure a Terni.
Nelle Marche, ma lì c’è un governo di centro destra, hanno stappato le bottiglie di spumante, perché l’occasione è di quelle che vengono dichiarate epocali. In Umbria c’è l’atmosfera di un funerale.
Far venire imprenditori in queste regioni non sarà comunque facile ma gli elementi perché siano più attrattive di adesso ci sono. Ed il Governo ci ha messo molti soldi che sono quelli propri delle Zes.
Che cosa significa operare all’interno delle Zes? Cambierà il rapporto con la Commissione europea perché cambieranno i criteri per l’applicazione degli aiuti di Stato, che è l’aspetto più importante, che potrà anche rilanciare fattivamente, tanto per fare l’esempio meno importante, il Polo chimico di Terni e Narni, evitando di pensare agli spiccioli come si sta facendo adesso. Un solo esempio per tutte: la Campania. Negli ultimi due anni grazie alla Zes l’occupazione è aumentata di oltre vemimila unità, numeri che fanno riflettere.
Ma, ancora, semplificazione, sburocratizzazione e incentivi occupazionali avranno un impatto concreto e duraturo per riportare la regione al centro dello sviluppo, creando occasioni per imprese e giovani.













