Perché quello che sta accadendo in questi giorni è un vero e proprio attacco volto a privatizzare le risorse idriche dell’intera regione che parte dalla Provincia di Terni e punta a consolidarsi anche altrove. A Terni è stata vinta la prima battaglia per impedire che questo avvenga, ma la guerra sarà lunga.”
“Il Movimento 5 Stelle – affermano i due consiglieri – è pronto a combatterla a Terni, cosi come in Regione, in Parlamento e nelle sedi preposte alle segnalazioni del caso.
Prima di arrivare ad uno scontro a tutto campo vorremmo però invitare il sindaco di Terni, la giunta, la maggioranza del consiglio comunale a fermarsi per una riflessione.
Non sarà la vendita di un asset strategico a salvare ASM dai suoi debiti e dalle patologie che la affliggono da lungo corso. Solo un bambino potrebbe crederlo. Non sarà regalando il controllo dell’acqua pubblica ai privati che risolveremo i problemi dei comuni e delle partecipate.
Chi dice che questa operazione non sia avallata da questo presupposto sa di mentire. È vero che chi governa deve prendersi delle responsabilità, ma che siano quelle giuste, che siano condivise, coraggiose e che segnino veramente una discontinuità. Su questo saremo pronti e disponibili a fare la nostra parte.
Decisamente meno comprensibile – concludono De Luca e Pasculli – è ripetere errori già commessi in passato con decisioni che vanno a rafforzare soggetti il cui interesse primario non è dichiaratamente quello pubblico, con i quali è sempre stato impossibile alcun tipo di confronto e che torneranno a bussare alla porta quando tra non molto ASM tornerà in sofferenza. A quel punto che faremo?”