L’Uefa è a conoscenza delle accuse riguardanti l’arbitro Szymon Marciniak, che avrebbe partecipato ad un evento organizzato da un esponente dell’estrema destra polacca dalle posizioni omofobe e antisemite, e si è attivata per ottenere chiarimenti. Già domani, dopo aver valutato la situazione e le prove, è atteso un annuncio in merito e si potrebbe anche arrivare alla decisione di sostituire il polacco, designato per la finale di Champions League tra Inter e Manchester City.
L’Uefa e la comunità calcistica, si sottolinea a Nyon, aborriscono le posizioni promosse dal gruppo in questione e prendono molto sul serio queste accuse.
Le accuse a Marciniak hanno indotto la Uefa ad agire senza indugi per approfondire la questione, anche a tutela dello stesso Marciniak, che solo pochi mesi fa aveva diretto la finale dei Mondiali in Qatar tra Argentina e Francia.
Il fischietto polacco, secondo l’associazione ‘Never Again’ – che si definisce un’organizzazione indipendente della società civile fondata a Varsavia nel 1996 attiva contro il razzismo, l’antisemitismo e la xenofobia – ha partecipato lunedì scorso come testimonial ad una manifestazione-evento a Katowice del partito Confederacia, il cui leader Slawomir Mentzensi porta avanti tesi ‘contro ebrei, gay, aborto, tasse e Unione europea’.
L’incontro dal titolo ‘Everest’ – si legge sul sito dell’associazione – era pubblicizzato come un evento di networking ma era teso a promuovere l’agenda politica di Mentzen in vista delle prossime elezioni parlamentari in Polonia. Uno dei manifesti, fa sapere sempre ‘Never Again’ mostrava Marciniak che indossava una divisa da arbitro Fifa, mentre un post di Mentzen su Facebook annunciava la sua presenza all’evento come oratore. L’associazione ha poi chiesto a Marciniak di “prendere le distanze dalle attività di estrema destra”, ma ora dovrà dare spiegazioni all’Uefa.