“Molti ricorderanno Marianna Manduca, assassinata a soli 32 anni nel 2007 dal marito: ha lasciato tre figli ancora minorenni che hanno passato un calvario giudiziario per vedere riconosciuti i loro diritti. A Carmelo, Stefano e Salvatore dico che certo non riavranno più la loro mamma, “giovane e bella” ma lo Stato sottoscriverà un accordo transattivo che riconoscerà loro non solo di poter conservare una somma che era stata riconosciuta alla loro mamma (250 mila euro)” che aveva denunciato le violenze subite “ma gli riconoscerà anche una cospicua somma a titolo di danno non patrimoniale. Lo Stato deve essere in grado di riconoscere i propri errori”.
Lo ha assicurato il premier Giuseppe Conte parlando a Palazzo Chigi in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
La drammatica vicenda di Marianna Manduca ha colpito l’opinione pubblica perché nonostante per ben 12 volte avesse denunciato il marito nessun giudice della Procura di Caltagirone ritenne opportuno prendere misure cautelative nei suoi confronti. Così il 3 ottobre del 2007 Saverio Di Nolfo uccise con 12 coltellate la moglie Marianna Manduca ,a Palagonia, in provincia di Catania. Un omicidio più che annunciato.
Subito i 3 figli della vittima, Carmelo, Stefano e Salvatore furono tolti ai nonni paterni e affidati al cugino di Marianna, Carmelo Calì che viveva,e vive ancora, a Senigallia. Doveva essere un affido temporaneo ma per evitare che i fratelli fossero separati Carmelo e sua moglie Paola hanno deciso di adottarli, allargando la loro famiglia che già comprendeva altre 3 figli.
Li hanno cresciuti ed educati, oggi uno di loro è maggiorenne, Carmelo. Recentemente ha affermato: ““Mio padre si chiama Carmelo Calì ed è lui mio padre, non solo perché mi ha adottato, ma perché in tutti questi anni è stato lui il mio punto di riferimento, l’uomo che mi ha cresciuto, mi ha educato, mi ha rimproverato quando serviva. Per quanto riguarda Saverio Nolfo (il suo padre naturale, ndr) , quando uscirà dal carcere spero per lui che sia un uomo diverso, che abbia capito i tremendi errori che ha fatto, che si sia reso conto di aver ucciso una ragazza che amava i suoi figli. Non ha ragione di cercarmi, io non sono più suo figlio, a lui non penso e non voglio pensare”.
Lo Stato, a titolo di risarcimento, stabilì, attraverso una sentenza del tribunale civile di Messina, per i figli, la somma di 259 mila euro. Un risarcimento messo in dubbio dall’appello presentato dalla presidenza del consiglio. Il 9 dicembre si dovrebbe tenere l’udienza.
Ora c’è la precisazione del Presidente del Consiglio che si arriverà a un accordo, come giusto che sia.
Alla triste vicenda di Marianna Manduca e alla storia dei suoi figli è ispirato anche il film “I nostri figli” con Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti trasmesso con successo su Rai1, il 6 dicembre 2018 e visto da 5.440.000 spettatori.