Oggi Catiuscia Marini incontra il neo ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, con il quale affronterà la questione dell’area di complessa di Terni e Narni.
“Io lo dirò al ministro – ha detto la Marini – non è che Terni può essere soltanto una delle tante aree di crisi complessa per le quali ridistribuire una parte delle risorse nazionali disponibili; dirò di più , al governo abbiamo detto che noi siamo disponibili a mettere in campo anche una parte della stessa programmazione regionale che è in corso di definizione con il governo stesso purché la si ancori su questa idea strategica della politica dello sviluppo che non può essere – ha aggiunto la Presidente – la gestione dell’area di crisi complessa come una sorta di ricompensa e di ammortizzatore al declino industriale ma un modello , anche nuovo, dove mettiamo a disposizione gli strumenti sulle scelte prioritarie che sono state individuate dalle imprese con il fatto che queste contribuiscano anche ad aggredire alcuni nodi strutturali che ci riguardano che sono quelli dell’innovazione e della competitività ma che sono anche quelli strategici del lavoro, e , quindi, della creazione di nuove condizioni di lavoro che non sono solo l’assorbimento dei lavoratori espulsi dalla crisi bensì anche l’ingresso di un pezzo di giovani generazioni nel mercato del lavoro; è l’unico pezzo di patto che vi chiediamo di sottoscrivere insieme”, ha detto la Marini rivolta alla platea degli industriali ternani. La presidente della giunta regionale , infatti, ha partecipato, ieri pomeriggio, all’assemblea degli industriali di Terni che ha rinnovato le cariche istituzionali.
In proposito la Marini ha sottolineato la validità del MASTERPLAN, presentato da Confindustria lo scorso novembre per il rilancio del manifatturiero nell’area Terni-Narni.
QUI LA’RTICOLO
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/tanti-soldi-per-il-rilancio-manifatturiero-di-terni-e-narni-319210
“La parte pubblica dell’area di crisi complessa – ha precisato la Marini – si concentrerà soprattutto sui temi ambientali; noi siamo tra quelli che pensano che sia possibile fare politiche industriali affrontando i temi ambientali; c’è una parte che in questa città , ogni tanto vedo comparire robustamente , la vedo, ahimè, comparire anche nei dibattiti del consiglio regionale…..noi non possiamo affidare, dico noi tutti perché condividiamo un’idea strategica dello sviluppo, il tema dell’ambiente e della sostenibilità ai radicalismi senza prospettive di crescita e di sviluppo per l’impresa”.
Sulle infrastrutture, tema che , in via prioritaria, non riguardava l’Umbria bensì riguardava soprattutto la regione Lazio, la Marini ha sostenuto che “la Terni-Orte-Civitavecchia ha trovato piena composizione economico-finanziaria da parte del governo; ha trovato, finalmente, l’apertura del cantiere in uno dei tratti più difficili che ne hanno ritardato la realizzazione”. Per quel che concerne la E-45 la Presidente ha affermato che “al ministro Del Rio abbiamo indicato due grandi questioni: per Perugia il Nodo e per Terni la realizzazione di tutto il tratto della Terni-Orte compreso l’accesso al sistema autostradale, che sono centrali e strategiche per le imprese del territorio e soprattutto per le multinazionali che operano, soprattutto in questa parte dell’Umbria”.
Nell’ultima parte del suo intervento la Marini ha fatto riferimento ai rapporti proprio con le Multinazionali che si svolgono con modalità ” che non sono quelle tradizionali delle relazioni istituzionali” per cui “è necessario attrezzarsi, senza rinunciare ad esercitare il nostro ruolo e il nostro peso” e il banco di prova della vertenza AST è stato emblematico.