DI METEO CENTRO ITALIA
Buongiorno a tutti e buona vigilia di Natale.
In questo editoriale cercheremo di fare il punto sul tempo che ci attende durante le festività.
Come potete evincere dall’immagine sovrastante, la nostra penisola nella giornata di oggi, ma anche nei giorni a venire, giornata di Natale compresa, sarà interessate da un flusso mite e perturbato di origine atlantica. La circolazione instabile che ci interesserà sarà una circolazione secondaria in quanto la circolazione atlantica principale sarà relegata a latitudini più alte.
Purtroppo questa non è una buona notizia per gli amanti della stagione invernale in quanto una configurazione di questo tempo è in grado di apportare piogge anche abbondanti sull’Italia, specialmente centro settentrionale, ma relegando la neve lungo la catena appenninica a quote davvero alte; considerate che la quota neve si attesterà mediamente sui 1800-2100 metri di quota.
Come dicevo però non mancherà di certo la pioggia. Nell’immagine qui sotto potete consultare quelli che sono gli accumuli precipitativi previsti dalla giornata di oggi, venerdì 24 dicembre, alla giornata di domenica 26 dicembre.
La pioggia quindi sarà il nostro compagno di festività e molto probabilmente ci accompagnerà anche oltre la giornata di Santo Stefano, almeno fino al 28-29 del mese. Infatti, fra il 27 e il 28, i principali modelli previsionali evidenziano un nuovo peggioramento di stampo atlantico, questa volta leggermente più incisivo tanto che la quota neve in questa fase potrebbe abbassarsi di qualche centinaio di metri rispetto ai giorni precedenti.
A preoccupare tuttavia non è tanto questa fase, quanto quello che i modelli previsionali prospettano per il dopo, ossia per Capodanno 2022.
La mappa parla da sé: è evidente come l’anticiclone azzorriano, con valori di pressione molto elevati per il periodo, lambisca l’Italia interessandola con tempo stabile e mitezza fuori stagione.
Ancora non è dato quantificare la portata del rialzo termico previsto, ma è indubbio che avremo a che fare con giornate miti sia a valle che in montagna. Anzi, a risentirne maggiormente potrebbero essere proprio i rilievi montuosi in quanto al suolo, qualora si venissero a formare nebbie come è probabile durante le fasi anticicloniche prolungate, le temperature si manterrebbero comunque abbastanza basse, mentre in quota il caldo fuori stagione dilagherebbe.
Insomma il sogno del bianco Natale anche per quest’anno è svanito, ripassare per Natale 2022.
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