DI METEO CENTRO ITALIA
Un lobo del VP (Polar Vortex), più precisamente il lobo Siberiano, si è già messo in cammino verso l’Europa centrale portando con se isoterme a 850 hpa (corrispondenti all’incirca a 1500 metri di quota) davvero gelide, comprese fra la -24 e la -28 e sta battendo svariati record anche quanto ad estensione, vista la vastità della colata gelida che lentamente sta percorrendo l’Europa dell’est.
L’impatto con la nostra penisola è previsto nella giornata di domenica, più precisamente nella notte di domenica su lunedì, quando l’aria fredda inizierà ad affluire da nord est sulle regioni nord orientali Italiane, accompagnata da forti venti (il cosiddetto Burian). L’aria fredda con cui avremo a che fare e che viene classificata come “polare continentale” non va per niente sottovalutata in quanto possiede delle caratteristiche che la rendono unica. Questa tipologia di aria proviene dalle steppe innevate della Siberia meridionale e di conseguenza tende ad acquisirne le peculiarità: “è una massa d’aria molto fredda, soprattutto nei bassi strati e indubbiamente più fredda dell’aria Artica-continentale (quella che ci è venuta a far visita nel 2012), tant’è che viene classificata come la più fredda in assoluto e possiede generalmente uno spessore di 1-3 km, il che rende il calo termico decisamente più brusco nei bassi strati”.
La lingua gelida tuttavia non interesserà per intero LA PENISOLA, ma colpirà principalmente le regioni settentrionali e quelle centrali, mentre le regioni meridionali rimarranno in quello che possiamo definire un “limbo”, a contatto da una parte con il gelo siberiano e dall’altra con aria più mite di matrice Africana.
Ora andiamo a rispondere a due quesiti fondamentali che ci vengono proposti e riproposti in questi giorni dai nostri utenti: 1) quanto durerà? 2) si avranno nevicate sulle regioni centrali? ..
Cominciamo dicendo che sicuramente le regioni centro-settentrionali Italiane rimarranno sotto l’egemonia di correnti fredde di matrice continentale almeno fino al 28-29 del mese, in quanto attualmente più avanti di questo target i modelli a nostra disposizione sembrano inquadrare un possibile aumento termico anche repentino. Tuttavia non è del tutto certo che questo aumento si palesi, anzi, ancora la situazione è totalmente in divenire e bisognerà attendere altri 2-3 giorni prima di capire effettivamente quando, come e se finirà questa ondata.
Per quanto riguarda la seconda domanda, senza dubbio avranno più chance di vedere precipitazioni nevose, anche intense, le regioni adriatiche (ovviamente fino a quote pianeggianti) e, in seconda battuta le zone interne del centro (a ridosso delle catene montuose appenniniche), tra cui ovviamente anche l’Umbria. Proviamo tuttavia ad entrare nel dettaglio del peggioramento atteso dalla mattinata di domani, domenica25 febbraio.
Al mattino precipitazioni sparse interesseranno tutte le regioni centrali a macchia di leopardo, con le prime nevicate che si faranno spazio, fino a quote pianeggianti, sulla Toscana centro-settentrionale, Umbria settentrionale e medio-alte Marche. Sulle restanti regioni la quota neve si manterrà leggermente più alta (100-500 metri). Nel pomeriggio-sera l’aria fredda si spingerà ancor più a sud determinando una decisa diminuzione della quota neve su tutte le regioni, con nevicate deboli-moderate su Toscana orientale, Umbria, Lazio settentrionale e lungo tutte le regioni adriatiche. Nella notte le temperature si abbasseranno ulteriormente, sempre coadiuvate da correnti tese dai quadranti nord orientali, permettendo così un ulteriore calo della quota neve anche sul Lazio, con la stessa Roma che potrebbe essere interessata da precipitazioni nevose.
Ovviamente la situazione è in continuo divenire e sarà fondamentale seguire passo dopo passo la formazione del minimo depressionario e il suo scivolamento verso le regioni meridionali in tempo reale, per capire dove e quando le precipitazioni interesseranno il centro Italia nella giornata di domani.
Per concludere crediamo vada ribadito come l’Europa, e nello specifico anche l’Italia, stiano andando incontro ad un evento eccezionale, fuori dai canoni meteorologici nostrani e che è tutto da studiare anche per i più esperti.