“VILLA MORANDI è una villa realizzata a inizio ‘900 in perfetto stile liberty, ed è un pezzo della storia della Cascata delle Marmore, si affaccia direttamente sul grande salto della cascata e nella stessa proprietà della villa numerose sono le terrazze , i percorsi e gli scorci panorami. Potremmo definire VILLA MORANDI come la “Casa sulla Cascata” quale antecedente italiano della Fallingwater House di Frank Lloyd Wright.”
Lo scrive Michele Rossi (Terni Civica) in una interrogazione rivolta al sindaco e alla giunta cui chiede se sono intenzionati ad attivarsi con possibili enti finanziatori (es. la Regione dell’Umbria, Fondazioni Bancarie, Europa attraverso Bandi) per l’acquisto dell’immobile al fine di destinarlo a un pubblico utilizzo.
Infatti è di questi giorni la notizia che la villa è stata messa in vendita. Si tratta di circa 250 metri quadrati di superficie abitabile arredati e suddivisi in sette stanze su due livelli.
La proprietà – aggiunge Rossi – è dei discendenti di Ercole Di Giuseppe, imprenditore abruzzese che nel 1948 acquistò la villa dopo essersi trasferito a Terni per lavoro, intestandola alla moglie Ersilia Santilli, originaria di Marmore. La storia della Villa, come testimonia il nome con cui è conosciuta, è legata indissolubilmente a Luigi Morandi, possidente, imprenditore, uomo politico, personalità di rilievo tra ‘800 e ‘900: la fece costruire – nel bosco (acquistato nel 1897) che costeggia l’ultimo tratto del fiume Velino prima del grande salto – per alleviare la malattia del figlio, malato di tisi, a cui i medici avevano consigliato di respirare i vapori della Cascata.
Villa Morandi – secondo il consigliere Rossi – potrebbe rappresentare una nuova importante opportunità di sviluppo per l’intera area della Cascata delle Marmore e per la sua attrattività turistica, visto il contesto e l’eccezionale collocazione in cui si trova. Nelle sue stanze potrebbe trovare posto ad esempio una sorta di “Museo della Cascata” capace di raccontare questa grande opera ingegneristica dell’uomo e la sua evoluzione nei secoli. Con quella giusta lettura che fa della Cascata delle Marmore non solo un bene naturalistico ma soprattutto un bene culturale immobile assimilabile a un’opera d’arte.