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“In questo luogo teatro di manifestazioni di identità civile, di proposta, di protesta, di richiesta di giustizia, di libertà, di lavoro e di pane, questa sera noi cristiani siamo a manifestare, a testimoniare, con la presenza e con la voce, la fede nella presenza del Signore Gesù fra noi, nel mondo”. Sono le parole che ha pronunciato ieri sera, in Piazza della Repubblica, a Terni, il vescovo, Mons. Giuseppe Piemontese, davanti all’edicola votiva della Madonna del Popolo, durante le celebrazioni per il Corpus Domini. Una lunga e partecipata processione , partita dalla chiesa di San Francesco, si è snodata lungo le vie del centro della città, ha sostato in piazza della Repubblica, per poi riprendere il cammino fino a raggiungere il Duomo.
“In queste nostre città – ha aggiunto Mons. PIemontese – noi cristiani, fedeli al mandato di Gesù , abbiamo un supplemento di responsabilità per integrare quanto manca, per debolezza, o malizia, in termini di verità, di promozione della giustizia, della concordia e della pace”.
“La riflessione, il discernimento, il confronto dialettico, l’azione educativa, la preghiera e l’impegno specifico attivo sono, ciascuno secondo le proprie competenze e possibilità , gli strumenti che siamo chiamati a mettere in campo per il bene comune. Gesù che ci guida nelle vie della nostra città, ci insegna a farci carico dell’uomo e ci doni la forza di osare e di comprometterci”.
Il vescovo ha lanciato un invito a chi ha responsabilità nell’amministrazione della città a non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà e a operare per il bene comune, in spirito di servizio. E, ancora una volta, affermando che “Gesù benedice tutti i cittadini di ogni credo e cultura”, ha lanciato un messaggio di accoglienza e di apertura.
“Infine – ha, infatti, concluso Mons. Piemontese – da questo luogo Gesù benedice la nostra città e i suoi cittadini di ogni credo e cultura. Benedice i malati, nel corpo e nello spirito, per loro invochiamo salute e verità. Benedice i disoccupati e coloro che sono preposti a creare politiche adeguate per il benessere di tutti. Benedice i giovani, i loro progetti e le loro speranze.Benedice gli amministratori perché non si scoraggino difronte alle difficoltà e si lascino guidare sempre dalla rettitudine, dallo spirito di servizio, dal disinteresse personale e dalla ricerca del bene comune. Benedice tutti coloro che hanno bisogno di amore e di benedizione”.