Ieri pomeriggio, a Palazzo Gazzoli, per la cerimonia di consegna della stella d’oro all’istituto musicale Briccialdi, era presente anche il vescovo di Terni, Mons. Giuseppe Piemontese.
Ha spiegato il vescovo il significato che ha per i cristiani, la stella cometa, quella che è stata accesa sulla collina di Miranda, ad opera e per merito della Pro Loco.
“La Stella cometa ha un riferimento storico e biblico e il riferimento va cercato e trovato nel vangelo di San Matteo, capitolo secondo – ha detto il vescovo di Terni, Mons. Giuseppe Piemontese. Che recita in questo modo:Gesù nacque a Betlemme di Giudea al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: dove è il re dei giudei che è nato? abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo. La stella che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa videro il bambino con Maria, sua madre e, prostratisi, lo adorarono.”
“Per noi cristiani – ha detto ancora il vescovo – Gesù è la stella del Natale che viene come segno e invocazione di speranza per il mondo, turbato e preoccupato per gli echi che giungono da coloro che seminano terrorismo, dall’intolleranza religiosa. Dagli echi che giungono dalla Corea del Nord, da Gerusalemme, da tanti paesi in guerra.Come segno e invocazione di speranza per l’Italia che continua sperimentare sulla pelle dei più deboli la crisi economica ed è e lacerata dalle relazioni e conversazioni , a volte scomposte, di fazioni varie, di politici e opinionisti.
Come segno e invocazione di speranza per la nostra città, Terni, alla ricerca del proprio riscatto, economico, civile , politico e sociale, nel dialogo, nel lavoro, nella sicurezza e nel benessere.”