DIRETTA STREAMING, L’INGRESSO IN CATTEDRALE DI MONS. GIUSEPPE PIEMONTESE
Posted by Terni in Rete on 2020 m. vasario 9 d., sekmadienis
“La società di Valentino era variegata, multiculturale e multireligiosa. L’impegno di vescovo, di predicare la verità, lo ha portato a stabilire relazioni con tutti, a creare ponti per promuovere il bene comune, il benessere delle persone e testimoniare l’amore per ogni uomo o donna di qualunque condizione, sempre incurante dei pericoli.
L’ufficio pastorale di Valentino è certamente un modello per il vescovo, suo successore nella diocesi di Interamna, stimolo potente e impegnativo a riprodurne il messaggio d’amore e lo stile evangelico.
Tuttavia, oggi mi piace riproporre tale stile non solo a me vescovo, ma a tutti coloro che hanno obblighi verso le persone e responsabilità nella cura delle anime: preti, diaconi, ministri ed ecclesiastici vari; e infine è riferito a persone che hanno incarichi di governo nella civitas e nella promozione del bene comune: le istituzioni civili, militari e culturali, i sindaci e gli amministratori. Siamo tutti pastori, guide, ai quali è affidata la responsabilità e la cura del bene comune, chiamati al servizio della collettività e delle singole persone nel campo religioso, civile, sociale e della difesa comune. Un servizio chiamato a mutuare le qualità del buon pastore: disinteressato, di relazioni intense, con le qualità dell’amicizia e dell’amore.”
E’ il passaggio più significativo del pontificale di Mons. Giuseppe Piemontese che ha celebrato il santo patrono della città di Terni, San Valentino.
In prima fila, ad ascoltarlo, il Prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, la presidente della giunta regionale Donatella Tesei, il sindaco di Terni Leonardo Latini e il presidente della provincia di Terni, Giampiero Lattanzi.
“Lungi da noi il modello, ripudiato da Gesù – ha aggiunto Mons. Piemontese – del mercenario, figura ambigua, volgare, spregevole e pericolosa, che purtroppo tende nefastamente a intrufolarsi nei vari settori della società. La figura del mercenario, oggi può declinarsi variamente e ben si associa a sfruttamento, corruzione, concussione, estorsione, assenteista, approfittatore, scansafatiche, sfaccendato, truffatore, irresponsabile…
Esattamente l’opposto dello stile del buon pastore a cui è rimasto fedele san Valentino fino alla testimonianza del martirio.
Tale testimonianza martiriale oggi è richiesta nella quotidianità, in varie forme più ordinarie se si vuole vivere fino in fondo la fedeltà ai propri principi, civili, morali, costituzionale ed evangelici e alla propria identità di cittadino, di amministratore, di sposo o sposa, di giovane, di prete, credente, ecc. E io credo che siano molti tali martiri, anche ai nostri giorni”.
LE FESTE PATRONALI
“Vorrei richiamare la vostra attenzione – ha detto il vescovo, rivolto ai molti sindaci presenti – sul tema delle feste patronali che si svolgono in tutti comuni indistintamente , esse conservano un ruolo e una incidenza significativi in riferimento alla storia e alla identità delle vostre comunità. Sono convinto che le vostre feste siano espressione di genuini sentimenti religiosi delle popolazioni, io stesso vi prendo parte con assiduità e ammirazione, tuttavia sento che vada ricercata maggiore verità in ciò che viene organizzato e celebrato. Tutti abbiamo interesse a mantenere e promuovere tali feste quale segno delle rispettive identità e tradizioni . Ma sento che è urgente che esse riscoprano e custodiscano la verità della celebrazione, la devozione e adesione alla testimonianza dei Santi Patroni e l’approfondimento della Parola del Vangelo, a cui essi hanno conformato l’esistenza.I Patroni sono stati quasi tutti fondatori delle nostre città e delle rispettive identità civili e religiose e nello stesso tempo difensori delle città da invasori esterni e approfittatori/mercenari interni. La ragione profonda che ha mosso il loro agire, è stata la fede in Gesù Cristo e l’amore per il popolo. Ricordare la storia per tramandarne le gesta non può limitarsi a spettacolo e rappresentazione, ma dovrà portare tutti a conoscere la vita e l’esperienza di fede dei Santi Patroni,in Gesù, e a nostra volta, a riscoprire la nostra fede e la nostra vita cristiana per imitarne le ragioni di fede e di vita nell’oggi di Dio. Il rischio è quello di trasformarci tutti in figuranti di uno spettacolo, transeunte, piacevole a vedersi ma vuoto di contenuti e distante dalla sorgente che vogliamo costruire e trasmettere.”
LA PREGHIERA A SAN VALENTINO PER ELETTI CHE GOVERNANO LA CITTA’: IL PALAZZO SIA LA CASA COMUNE
Nella odierna festa del Santo Patrono Valentino rivolgiamo una preghiera particolare per gli amministratori della città: i primi cittadini e tutti gli “eletti”, persone scelte, nominate a una determinata carica mediante elezione, moralmente e intellettualmente elevato, sublime, nobile, coloro che sono stati prescelti da Dio per la salvezza eterna. Coloro che si distinguono per purezza di sentimenti, per nobiltà di ideali, qualità che vogliamo invocare nella preghiera per tutti i servitori della civitas.
In particolare vogliamo augurare agli eletti delle nostre amministrazioni di comporre e stabilizzare la compagine di governo per conoscere con completezza le problematiche e avviare con continuità, programmi di sviluppo credibili ed efficaci; di mirare a volare alto nel disegnare il futuro delle comunità; di adoperarsi per creare a favore dei cittadini, accesso semplice e rapido nella complessa macchina amministrativa, onde concorrere a semplificare e a risolvere i problemi; far sì che il palazzo di città sia sempre più la casa comune, o , come diciamo volgarmente, “il comune”, dove i cittadini trovino aiuto ai loro bisogni, sostegno ai loro progetti e ulteriore spinta propulsiva verso uno sviluppo generale e condiviso; tutte le forze vive della città: amministratori, imprenditori, sindacati, università, organismi culturali, chiesa cattolica e organizzazioni religiose facciano ogni sforzo per creare opportunità e luoghi dove i giovani possano crescere sani e ingrandire le loro capacità per la propria realizzazione e per il bene dei nostri territori. Coraggio fratelli e sorelle, oggi, in modo particolare, la nostra preghiera si fa intensa, corale e fiduciosa perché nella città e nelle terre di san Valentino prosperi il benessere, la pace e amore”.
LA PREGHIERA A SAN VALENTINO DEL SINDACO DI TERNI
LA DIRETTA STREAMING: L’URNA CON LE RELIQUIE DI SAN VALENTINO LASCIA LA CATTEDRALE. IN PROCESSIONE PER LE VIE DELLA CITTA’ VIENE RIPORTATA IN BASILICA
Posted by Terni in Rete on 2020 m. vasario 9 d., sekmadienis
IL PASSAGGIO DELLA PROCESSIONE DAVANTI LA CASA COMUNALE, PALAZZO SPADA