“L’intera Italia è oggi in lutto per la perdita del suo amato presidente, il presidente di tutti”.
Lo ha detto monsignor Vincenzo Paglia, nell’omelia , durante i funerali di Carlo Azeglio Ciampi che sono stati celebrati proprio dal vescovo emerito di Terni.
“Santo Padre, abbiamo la stessa età, se lei dovesse morire prima di me mi prometta che mi verrà incontro, che mi verrà a prendere e non mi lascerà solo nella mia ultima ora. Giovanni Paolo II è qui, con noi, è venuto a prendere Carlo”. Lo stesso Paglia, durante l’Omelia, ha rivelato alcuni momenti privati di Carlo Azeglio Ciampi, come quello in cui chiese a Giovanni Paolo II, in uno dei loro incontri, di non abbandonarlo al momento della morte.
“Carlo si è preparato a questo incontro decisivo – ha detto monsignor Paglia – diverse volte ne abbiamo parlato in questi tempi. La malattia lo aveva duramente provato ma dalla sua bocca non è uscito mai un lamento e ha vissuto il suo indebolimento progressivo senza perdere rigore e dignità. La sua era una fede semplice e non gridata, praticata con discrezione e tanto rispetto, ha ispirato tutti i suoi giorni”. “Sono grato a Carlo per la sua amicizia, non dimenticherò i suoi occhi, il suo grazie, la sua carezza quando gli ho dato in questi ultimi momenti la benedizione di Papa Francesco”. E’ un altro passaggio passaggio dell’Omelia di monsignor Paglia, che durante i funerali de Presidente della Repubblica emerito , ha ricordato la sua commozione di fronte alla benedizione di Papa Francesco. Oggi, ha proseguito Paglia, come abbiamo ascoltato nella prima lettura, anche Carlo può dire “ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. E davvero lui ha combattuto la buona battaglia”.
Rivolgendosi alla vedova, la signora Franca, Mons. Paglia ha detto :””Questa perdita la senti soprattutto tu, carissima Franca, che gli sei stata accanto per 70 anni. Proprio settant’anni fa – ha continuato Paglia – celebravate a Bologna il vostro matrimonio. E’ quindi il 70° anniversario che cade come una goccia di tenerezza”. Ricordando il percorso di vita e professionale di Ciampi, monsignor Paglia ha proseguito: “Cari famigliari ci uniamo a voi tutti in una celebrazione che raccoglie una bella Italia, quella di cui Carlo è stato servitore fedele. Gesù, vedendolo arrivare, potrà dire di lui: ‘Ecco un uomo in cui non c’è falsità'”.