Il vescovo Mons.Giuseppe Piemontese ha celebrato una messa, nel pomeriggio, nella chiesa di San Francesco, per gli studenti, per gli insegnanti e per il personale della scuola nell’avvio del nuovo anno scolastico.
“Questa sera sperimentiamo un misto di gioia e soddisfazione per ritrovarci fra amici – ha detto il vescovo – abbiamo sentimenti di gratitudine e speranza perché il futuro si apre ai nostri cuori e alle nostre esistenze.I cristiani sanno di non poter fare nulla senza Dio quindi lo Spirito santo illuminerà le menti di ognuno di noi, dei componenti di una scuola, di una classe, scuola che io definirei con un alcune parole:la scuola come comunità di persone dove ci si educa a vicenda.C’è chi insegna e chi apprende ma tutti, insegniamo e apprendiamo contemporaneamente, certo i ruoli sono diversi.La scuola è anche una famiglia dove si impara a relazionarsi con persone strane, non con persone dello stesso sangue, come avviene in casa, ma persone strane che però costituiscono una stessa famiglia dopo un anno, due anni, cinque anni, voi capite che le relazioni sono intense e diventano famigliari.La scuola, allo stesso tempo – ha aggiunto ancora Mons.Piemontese – è una palestra dove si fa attività sportiva, educazione fisica ma, soprattutto, una palestra dove si ricerca la verità, il sapere, la scienza.La scuola è una casa dove si impara a vivere perché se tutto non ha questo obbiettivo, allora è inutile.Si impara a vivere.Tutto questo, cari amici, da cristiani”.
SAPIENZA E CARITA’
IL vescovo ha poi citato San Paolo:”se io fossi uno scienziato, se io conoscessi tutti i misteri della vicenda umana, se anche io avessi una fede grandissima, ma non avessi la carità, non ho niente, non ho fatto niente.E se io anche parlassi tutte le lingue ma non avessi la carità sarei come un cembalo che suona, un bronzo, una campana stonata.Perché al centro di tutto ci sono l’amore e la carità. L’amore-carità.Questo alla scuola del Signore e nella scuola che avete appena iniziato. E questa scuola San Paolo la descrive così:la carità è paziente, la pazienza dello studio, la pazienza nei confronti degli amici, dei genitori e dei genitori verso i figli.La pazienza non manca di rispetto, non si adira, non tiene conto del male, non gode dell’ingiustizia, tutto copre, tutto crede, tutto sopporta, tutto spera.Io mi auguro che alla fine dell’anno possiate dire che siete cresciuti nell’amore-carità”.
SAN GIUSEPPE DA COPERTINO COME MODELLO
“Oggi è la festa di San Giuseppe da Copertino, è stato un ragazzo sfortunato, con difficoltà ad apprendere ma con grande volontà di raggiungere l’obbiettivo della sua vita, diventare francescano e diventare sacerdote.Tutti lo mettevano da parte perché non riusciva a studiare.Poi, però, per lui gli esami sono stati una passeggiata, studiava notte e giorno e alla fine è diventato consigliere di papi e cardinali.Aveva raggiunto la sintesi amore-carità.
Nonostante le sue difficoltà nello studio il suo culto si è diffuso in tutto il mondo . E’ il patrono degli aviatori, degli studenti in difficoltà, soprattutto degli esaminandi.A San Giuseppe è legata anche una importante città americana.La città di Copertino, in California. Sede della Silicon Valley, dove ci sono le industrie più grandi, dalla APPLE in giù.Può essere un caso ma si chiama Copertino.”
“L’augurio è che ognuno di voi – ha concluso Mons.Piemontese – possa essere soddisfatto e felice nella scuola.Possa dare il massimo per raggiungere gli obbiettivi possibili, crescendo come Gesù:età, sapienza e grazia.Nella sintesi dell’amore-carità”.
C’è da aggiungere che nell’ambito delle sue visite pastorali nelle scuole Mons. Piemontese venerdì 21 settembre sarà nella scuola elementare Giovanni XXIII.Per quella data – lo ha annunciato lui stesso sulla pagina facebook di Terni in Rete – Piergiorgio Bonomi (Casapound) ha annunciato iniziative proprio contro Mons.Piemontese. Ha scritto:”venerdì ne abbiamo anche per il vescovo”.
Si dovrebbe trattare di un sit in anti-Piemontese.