E’ morto a Bologna monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliario emerito della diocesi di Bologna. Ex amministratore apostolico della diocesi Terni-Narni-Amelia.
Aveva 86 anni. Il decesso è avvenuto in serata, a causa di un malore improvviso.
Mons. Vecchi era atteso in Cattedrale, come ogni sera, per la preghiera del Rosario davanti alla Madonna di San Luca. In Cattedrale è stato dato l’annuncio all’inizio della preghiera, mentre i campanari, impegnati sul campanile di San Pietro, hanno eseguitol’annuncio funebre.
Mercoledì scorso, Mons. Vecchi aveva sostituito il cardinale Matteo Zuppi nella benedizione alla città in Piazza Maggiore, sempre Bologna, in occasione della settimana dedicata alla Madonna di San Luca.
Conosciutissimo in città anche per la sua ironia e le sue battute fulminanti, originario di San Matteo della Decima, nella Bassa bolognese, era stato ordinato sacerdote dal cardinale Lercaro nel 1963 e ne divenne segretario particolare fino al 1969.
E’ stato parroco al Cuore Immacolato di Maria a Borgo Panigale per vent’ anni e nel dicembre 1987 divenne pro-vicario generale della diocesi con il vescovo Biffi. Il 18 luglio 1998, fu eletto vescovo titolare di Lemellefa e ausiliare dell’arcivescovo di Bologna.
Il 28 maggio 2004 fu nominato vicario generale dal Cardinale Carlo Caffarra, incarico che esercitò fino all’ 8 febbraio 2011, quando Benedetto XVI accolse la sua rinuncia per motivi di età.
Il 2 febbraio 2013 Papa Francesco lo nominò amministratore apostolico della diocesi di Terni-Nanni-Amelia, incarico che terminò il 21 giugno 2014.
Arrivò “in un momento di vacche magre ” per la diocesi di Terni, come proprio lui ebbe a dire. Arrivò in un momento difficilissimo con il dissesto finanziario della diocesi. Restò a Terni 1 anno e mezzo fino alla nomina di mons. Giuseppe Piemontese.
Lo abbiamo incontrato più volte. Sempre disponibile, cordiale e con un senso dell’ironia particolarmente spiccato. Sempre con la battuta pronta. Proprio un bolognese.
Salutando la città di Terni giudicò “stupenda” l’esperienza alla guida della diocesi, “mi ha lasciato il segno e se avessi avuto qualche anno in meno avrei chiesto io di rimanere, perché qui mi trovo bene e c’è un popolo di pasta buona che ascolta”, aggiunse Mons. Vecchi in un’intervista che ci ha rilasciato.
Celebre lo scontro con alcuni cittadini di via Vollusiano che si opponevano alla nascita di un emporio solidale della Caritas nella via. Li affrontò senza indietreggiare di un millimetro, spiegando le ragioni di quella scelta. Per come sono andate le cose, aveva ragione da vendere.