Dopo la tragica morte di Davide Rebellin e la scomparsa di Ercole Baldini, il ciclismo italiano piange una altro campione, Vittorio Adorni. A darne notizia è stata la figlia di Felice Gimondi, Norma, con un post su Facebook: “Ciao Vittorio – ha scritto – salutami papà. Sentite condoglianze, vi siamo vicine”. Adorni aveva 85 anni. Era nato infatti il 14 novembre 1937 a San Lazzaro Parmense. Nel 1965 ha vinto il Giro d’Italia e nel 1968 è diventato campione del mondo a Imola. 60 i successi nel suo palmares quando nel 1970 ha deciso di smettere. Il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni ha espresso “a nome di tutto il mondo del ciclismo i sensi del più profondo cordoglio”, alla famiglia. “Con Vittorio Adorni – ha aggiunto – c’era un rapporto di lunghissimo corso. Lo ricordo come un gentleman ancor prima che un campione in grado di vincere Giro d’Italia del 1965 e quell’indimenticabile Campionato Mondiale del 1968, in casa ad Imola, con un’azione incredibile e da lontano a 90 chilometri dal traguardo. Al termine della sua carriera agonistica ha sempre ricoperto ruoli importanti, nel mondo del ciclismo e non solo, come quello di presidente del Panathlon Internazionale dal 1996 al 2004. Ricordo con piacere anche le sue telecronache, sempre misurate e competenti. Inoltre, era un grande amico di mio padre Mario con cui disputò alcune Sei Giorni dietro Derny. E’ stato anche uno tra i primi a complimentarsi con me, dopo la mia elezione. Lo ricordiamo tutti con affetto”.