È stata una gara dalle due facce, quella di Danilo Petrucci nel secondo Gran Premio disputato sul tracciato di Misano: una prima parte corsa coi primi; e una seconda in sofferenza, che lo ha portato in 10° posizione alla bandiera a scacchi.
In partenza il pilota di Terni – che scattava 9° – è subito riuscito a superare Franco Morbidelli (poi costretto a perdere altre posizioni nel primo giro per un contatto con Aleix Espargaro); e grazie alle cadute di Valentino Rossi e Brad Binder si è ritrovato 6°, attaccato al treno dei primi. Col passare dei giri, però, Petrux non è riuscito a reggere il passo di chi lo precedeva, e ha subito – nell’ordine – i sorpassi di Joan Mir, Iker Lecuona (poi caduto anche lui), Alex Marquez (fratello del campione del mondo Marc, ancora assente per infortunio) Andrea Dovizioso e di Takaaki Nakagami (6° alla bandiera a scacchi). Sul finale il ternano è stato rimontato anche da Morbidelli (9°), arrivando 10° alla bandiera a scacchi. Una posizione – questa – alquanto deludente, visti i tanti ritiri di giornata: «È stata un’altra gara piuttosto difficile» ha dichiarato Danilo al termine, spiegando «Fin da subito non ho trovato lo stesso feeling che avevo nelle prove. Sono partito bene, ma non avevo fiducia sull’anteriore e non riuscivo a fermare la moto. Peccato perché sentivo di poter fare una bella gara oggi. Sono contento dei passi avanti che siamo riusciti a fare rispetto alle gare precedenti, ma è chiaro che ancora ci manca qualcosa. Fortunatamente, la prossima settimana torneremo subito in pista a Barcellona, dove cercheremo di riscattarci».
La delusione in casa Ducati è stata totale: oltre al piazzamento di Petrucci, Dovizioso è finito solo 8° (conservando la testa del mondiale per solo un punto sulla coppia Viñales-Quartararo), mentre si sono ritirati i due piloti del team Pramac. Jack Miller è stato appiedato nelle prime tornate; ma il forfait che fa più male è quello dell’italiano Francesco Bagnaia, che ha dominato la gara fino a sei giri dalla fine. Il giovane ducatista si è portato in testa nei primi giri ed è riuscito subito a conquistarsi un vantaggio cronometrico sostanzioso sul secondo, Viñales. Proprio quando stava solo amministrando però, “Pecco” è stato tradito dalla Ducati scivolando in una curva lenta (un errore che neppure lui ha saputo spiegare). Così la vittoria è stata regalata a Maverick Viñales, che ha preceduto al traguardo Joan Mir (Suzuki), Pol Espargaro (Ktm) e Fabio Quartararo. A terra anche Valentino Rossi, scivolato nei primi giri mentre sembrava poter lottare per il podio.
Con l’ennesimo risultato inaspettato – abbiamo assistito a 6 diversi vincitori in queste prime 7 gare del mondiale – la classifica diventa ancora più aperta (e “pazza”): in testa c’è sempre Andrea Dovizioso, ma con un solo punto di vantaggio su Viñales e Quartararo. A soli quattro punti dalla vetta lo spagnolo della Suzuki Joan Mir, che precede i più staccati Morbidelli e Miller (entrambi a – 20 da Dovizioso). Solo 14° invece Petrucci, che con i suoi 31 punti è staccato di ben 50 lunghezze da Dovizioso.
(Giulio Sacco)