Finisce con un mesto 15° posto il Gran Premio di Aragona di Danilo Petrucci, che nel primo round sul tracciato spagnolo (sul quale i piloti torneranno a correre tra sette giorni) soffre al pari – e forse più – delle altre Ducati, penalizzate dalle basse temperature dell’asfalto.
Petrux non è riuscito a mantenere l’8° piazza da cui partiva e ha subito perso posizioni, venendo sorpassato da Alex Rins (poi vincitore della gara), Alex Marquez (2° alla bandiera a scacchi) e dal compagno Andrea Dovizioso, con il quale ha avuto ieri un battibecco a distanza dopo averlo condannato, sfruttando più volte la sua scia, a uscire in Q1 e a partire solo 13°. Per diversi giri Danilo ha seguito il suo compagno di squadra, evitando di ostacolarlo. Nella seconda metà di gara, però, il pilota di Terni non è riuscito a reggere il ritmo di Dovizioso ed è stato lentamente risucchiato nella parte bassa della classifica, fino alla 15° posizione finale. Un risultato – questo – deludente dopo la vittoria della scorsa settimana e forse figlio, oltre che della scarsa competitività della Ducati qui (Dovi è finito 7°, Miller 10°, Bagnaia è caduto nei primi giri mentre era nelle retrovie), anche della tensione che si è creata col compagno durante le qualifiche di ieri.
A freddo il ternano ha spiegato così la sua gara: «Dopo una prima buona parte di gara, nella quale mi trovavo al decimo posto, ho iniziato a soffrire il calo della gomma. Purtroppo, a pochi giri dal termine ho avuto un contatto con Pol Espargaro e ho perso altre posizioni, finendo quindicesimo. Peccato perché abbiamo perso punti importanti. Ora abbiamo alcuni riferimenti sui quali lavorare in vista della gara di domenica prossima qui ad Aragon».
La Ducati non è stata l’unica ad andare in crisi, se è vero che dopo qualche giro le Yamaha sono tutte sprofondate a causa dell’elevato degrado degli pneumatici. Dopo aver monopolizzato le prime posizioni nelle tornate iniziali, Quartararo è stato inesorabilmente passato fino alla 18° (e penultima) posizione finale; Morbidelli ha terminato 6° e Viñales 4°. Di questa debacle ha approfittato la Suzuki, che piazza due moto sul podio: Alex Rins ha colto la sua prima vittoria stagionale e Joan Mir (3°) raggiunge la vetta della classifica grazie al podio di oggi. A separare le due moto azzurre il giovane debuttante Alex Marquez (2°), di nuovo sul podio come una settimana fa. Il fratellino del campione del mondo Marc sembra adattarsi sempre più alla Honda e potrebbe essere tra i protagonisti nelle ultime quattro gare della stagione.
Con la gara di oggi il mondiale vede in testa – nonostante non abbia mai vinto una gara – lo spagnolo della Suzuki Joan Mir, che precede Fabio Quartararo di 6 lunghezze, Viñales di 12 e Dovizioso di 15. Quinto nella classifica generale – e anche oggi in gara – il giapponese Takaaki Nakagami (Honda LCR), che con dei semplici piazzamenti e posizioni di rincalzo riesce a mantenere una posizione di vertice in campionato, a dimostrazione della grande incostanza dei protagonisti principali.
(Giulio Sacco)