Termina solo con un 18° posto l’ultima qualifica di Danilo Petrucci in sella alla Ducati. Il pilota di Terni, sul tortuoso tracciato portoghese di Portimão fatica sin dalle prove libere e domani sarà costretto a una rimonta se vuole lasciare la casa di Borgo Panigale almeno con una top 10.
Già dal venerdì Petrux non è riuscito a trovare il giusto feeling con una pista insidiosa, che non era mai stata in programma nel calendario MotoGp nell’era moderna. Così Danilo è stato costretto ad affrontare la Q1 (la prima sessione di qualifica, in cui i peggiori delle libere si sfidano per i primi due posti, che danno accesso alla Q2 dove i migliori si giocano la pole position). Nonostante il 30enne di Terni avesse trovato il giusto traino – Morbidelli, passato in Q2 e che alla fine si è qualificato 2° –, non è riuscito ad andare oltre la 18° (e quintultima) piazza.
Al termine del turno, Danilo ha spiegato così le sue difficoltà: «È stata una giornata complicata. Purtroppo non riesco ancora ad avere un buon feeling con la moto su questo tracciato. Stiamo lavorando sodo per cercare di individuare un buon setup. Ora faremo ancora qualche prova nel warm up di domattina, sperando di trovare qualche soluzione che mi permetta di lottare per la top ten e fare una buona gara».
Se il commiato con la Ducati non è dei più felici, Petrucci può comunque sorridere guardando alle prestazione di quella che sarà la sua moto nel 2021: la Ktm ha ottenuto la pole position con Miguel Oliveira e i vertici della casa austriaca hanno ambiziosamente rivelato di voler puntare al titolo per la prossima stagione. Alle spalle del pilota portoghese si è piazzato un ottimo Franco Morbidelli (2°), ancora una volta di gran lunga il migliore delle Yamaha: Quartararo è 5°, Viñales 8°, Rossi addirittura 17°. Inaspettatamente 3° Jack Miller, che precede Cal Crutchlow (4° su LCR Honda), Quartararo e Stefan Bradl (6° su Honda ufficiale). Settimo Johann Zarco, 9° Pol Espargaro, 10° Alex Rins.
Dodicesimo Andrea Dovizioso, che – come Petrucci – saluta la Ducati dopo un lungo sodalizio e si prepara, forse a dire addio per sempre alla MotoGp. Non ha brillato nemmeno il campione del mondo Joan Mir, che – forse ormai scarico dopo la vittoria iridata – scatterà solo 20°.
(Giulio Sacco)