A Jerez de la Frontera è andata in onda la qualifica che non ti aspetti per Danilo Petrucci. Il ternano ha alimentato le speranze dei tifosi dominando le prove libere e ottenendo il momentaneo record della pista, ma nella lotta per la pole position gli è mancato l’ultimo guizzo.
Il venerdì e il sabato mattina, come detto, erano stati davvero incoraggianti per Petrux: primo nelle FP2 davanti a Dovizioso e primo nelle FP3 col tempo record di 1’36”957 – tempo che, se replicato in qualifica, gli avrebbe garantito il 2° posto. Purtroppo in Q2 (seconda sessione di qualifiche, in cui i migliori 12° danno la caccia alla pole position) il 28enne di Terni non è riuscito a ripetere quelle prestazioni, fermando il cronometro su 1’37”2, e subendo anche una caduta (senza conseguenze fisiche) nel finale. Danilo era consapevole che in qualifica sarebbe stato più difficile primeggiare: «Le qualifiche fin qui sono state il mio punto debole quest’anno, e quindi teniamo alta la guardia» aveva dichiarato, contenendo l’entusiasmo del box dopo il venerdì. Però la 7° posizione finale delude l’obiettivo che lui stesso si era dato, cioè partire nelle prime due file.
La giornata di oggi, comunque, non è tutta da buttare, per due motivi: primo, nelle simulazioni di gara, Petrux ha dimostrato un passo invidiabile; secondo, il suo compagno, Dovizioso, è 4°, con un tempo di appena 2 decimi più veloce. E infatti il ternano non perde il suo ottimismo: «Sono contento del feeling con la moto, anche se partire dalla settima posizione renderà il nostro compito leggermente più difficile domani» ha dichiarato a freddo, spiegando «Purtroppo nel corso di quello che era il mio miglior giro ho avvertito una vibrazione improvvisa al posteriore ed ho rischiato di cadere, per cui non sono riuscito a migliorare ulteriormente il mio tempo. Sul finale ho tentato di fare un altro giro lanciato ma sono scivolato alla curva 1. Ci aspetta una gara lunga, e sono fiducioso che potremo comunque dire la nostra. Siamo competitivi dal punto di vista del passo, quindi sono ottimista sulle nostre possibilità di fare un bel risultato».
Anche al vertice le qualifiche hanno riservato molte sorprese. Il più veloce, infatti, non è stato il solito Marc Marquez (3°), ma il debuttante Fabio Quartararo, che ha preceduto il suo compagno in Yamaha Petronas Franco Morbidelli (2°). Entrambi hanno sfruttato abilmente una scia per fare il tempo (Morbidelli si è attaccato prima a Marquez, poi a Viñales; Quartararo ha “rubato” quella del suo stesso compagno), ma la loro prestazione è strabiliante, soprattutto considerati i piazzamenti delle moto ufficiali: Viñales partirà 5°, Rossi addirittura 13°, dopo essere stato eliminato in Q1. Buona prestazione anche per un altro rookie italiano: Francesco Bagnaia ha conquistato la 10° piazza con la Ducati del team Pramac.
Si attende ora il responso della gara (domani il via alle 14:00), con grandi aspettative sull’eterna lotta Marquez-Dovizioso, sul passo gara di Petrucci e sulla possibile rimonta di Valentino Rossi, sempre più combattivo la domenica rispetto al sabato.
(Giulio Sacco)