Indiscutibilmente il migliore sul bagnato, Danilo Petrucci, che viene privato dalla sfortuna di una vittoria che avrebbe ampiamente meritato. Un Gp di Assen (Olanda) rocambolesco gli ha permesso di mettere in luce il suo talento, ma lo lascia con l’amaro in bocca tipico di chi viene defraudato di un risultato duramente conquistato.
Alla partenza dalla 9° casella il ternano non aveva brillato, ma col passare dei giri e l’intensificarsi della pioggia ha recuperato diversi secondi ai battistrada (Rossi e Dovizioso) portandosi al 15° giro in testa al Gp. Lo stesso giro in cui è stata esposta la bandiera rossa, per sospendere la corsa a causa dell’intensità dell’acquazzone – un vero nubifragio. Alla ripartenza quindi Petrux scattava 2° e già pregustava una possibile vittoria. Tutto inutile: un guasto tecnico alla sua Ducati GP15 del team Pramac lo ha lasciato tristemente a piedi. Un epilogo mesto, racchiuso nell’immagine di Danilo che batte i pugni sul serbatoio della sua moto, oggi davvero traditrice. Il 25enne però non perde la fiducia nel futuro, come traspare dalle sue dichiarazioni: .
Non è andata meglio agli altri italiani, tutti in grande spolvero ma alla fine ritirati: Rossi ha ceduto a 10 giri dal termine, cadendo mentre era ampiamente in testa; Dovizioso lo aveva preceduto il giro prima (era 2°) con una scivolata ad alta velocità tanto spettacolare quanto – fortunatamente – innocua. Può rammaricarsi anche Andrea Iannone (5° al traguardo), che con l’altra Ducati era stato autore di una rimonta nella prima parte di gara, ma che poi è stato costretto a ricominciare da zero alla ripartenza per una caduta.
Gioiscono in tutto ciò gli spagnoli, non brillanti ma aiutati dagli errori altrui: Marc Marquez porta a casa la 2° posizione allungando inesorabilmente nel mondiale (+42 su Rossi), Jorge Lorenzo finisce 10° dopo aver navigato per molto tempo in penultima posizione. Un risultato che gli permette di limitare i danni ma non di salvare la faccia: quello della pioggia sta diventando un vero blocco per lui! La vittoria va inaspettatamente a Jack Miller, australiano classe 1995 solo 2 volte a punti quest’anno prima di Assen. Completa il podio Scott Redding (Ducati Pramac), che con la 3° piazza sorpassa il compagno Petrucci nella classifica generale. Come si dice, la fortuna è cieca ma la mala sorte ci vede benissimo…
(Giulio Sacco)